“Attendiamo una risposta circa l’autorizzazione a realizzare opere in una zona sottoposta a vincolo idraulico. I lavori di riqualificazione di Piazza XX settembre e delle opere collegate sono in fase avanzata. E’ il momento di fare chiarezza prima che sia troppo tardi”.
E’ quanto dichiara Giovanni Romano, consigliere comunale del Movimento Civico Sanseverinese.
“I lavori di riqualificazione di Piazza XX settembre comprendono la costruzione di una bretella di raccordo tra la piazza stessa e Via Solofrana (SR266), strada, quest’ultima, ricavata dalla tombatura del torrente Solofrana nel tratto urbano del Capoluogo della nostra Città.
L’area in cui sono in corso i lavori di costruzione della bretella di raccordo della piazza con via Solofrana e sulla quale dovrà essere realizzata la rotatoria prevista dal progetto è sottoposta al divieto assoluto di edificazione, in quanto viene a trovarsi ad una distanza inferiore ai 10 metri dal piede dell’argine del Solofrana, in violazione della norma di cui all’art. 96, lett. f), del R.D. n. 523 del 25.07.1904 (vincolo idraulico).
La Legge non fa alcuna distinzione tra argini naturali ed artificiali, sicché è del tutto irrilevante che nel tratto in questione il torrente Solofrana sia stato completamente coperto.
Nelle Conferenze dei Servizi del 2023 e del 2024, convocate per approvare i progetti dell’intervento, il Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno ha rilasciato un parere positivo rilevando che “la Piazza XX settembre si trova a circa 30 metri dal tratto tombinato del torrente Solofrana (SR266)” e di conseguenza ”non si ritiene alcuna interferenza con il regime idraulico del corso d’acqua”.
Ma questo parere è evidentemente del tutto incongruente con il progetto definitivo e con i lavori (in fase avanzata di realizzazione!) della bretella di raccordo della piazza con via Solofrana (aderente all’alveo) e della prevista rotatoria proprio sopra il tratto tombato del torrente Solofrana.
Il 26 maggio abbiamo presentato un’interrogazione per segnalare il problema e per chiedere alla Dis-amministrazione di acquisire il parere del Consorzio di Bonifica anche sulle aree vincolate.
Come sempre, nessuna risposta!
Allora abbiamo chiesto direttamente al Consorzio di chiarire questa incongruenza.
Ci hanno risposto che, ai sensi di alcune recenti sentenze e della recente Legge Regionale 6 giugno 2025, n. 7, il Consorzio di Bonifica “non ha specifiche competenze per quanto attiene ai corsi d’acqua naturali quali il torrente Solofrana”, ma che la competenza ad esprimersi sul vincolo idraulico è della Regione Campania.
La Regione, però, nella prima Conferenza dei Servizi del 2023 precisò che il torrente Solofrana rientrava nelle competenze esclusive del Consorzio di Bonifica per la gestione, la manutenzione e per eventuali autorizzazioni ai sensi delle vigenti Leggi, prima fra tutte quella che ha imposto il vincolo idraulico di in edificabilità assoluta.
Pertanto, abbiamo inviato una nuova richiesta alla Regione Campania chiedendo di fare chiarezza.
Intanto, i lavori di sbancamento accanto all’argine vincolato del torrente Solofrana sono già stati realizzati.
A nostro avviso è opportuno sospenderli nelle zone interessate dal vincolo idraulico, in attesa di acquisire le necessarie autorizzazioni.
Che aspetta la Dis-amministrazione ad intervenire prima che sia troppo tardi?