Una conferenza stampa carica di emozione e consapevolezza quella andata in scena questa mattina presso il Circolo della Stampa di Avellino. La Scandone ha voluto chiudere ufficialmente la stagione sportiva 2024/2025 con un momento di confronto aperto e sentito, alla presenza del presidente Marco Trasente, dei principali sponsor, di tifosi, appassionati e rappresentanti della stampa locale.
Un’occasione importante non solo per fare il punto su quanto vissuto nel corso dell’anno, ma soprattutto per ribadire la solidità del progetto biancoverde, la voglia di riscatto e l’ambizione con cui la società si prepara ad affrontare la nuova annata sportiva. Una stagione che, pur non avendo regalato la promozione attesa, ha lasciato segni tangibili di crescita, coesione e passione.
Trasente: “Orgoglioso di questo gruppo. Ora più ambizione e visione”
A rompere il ghiaccio è stato il presidente Marco Trasente, visibilmente coinvolto nel tracciare il bilancio di un’annata intensa e complessa, segnata da momenti di grande entusiasmo e da altrettanti attimi di delusione, come quello che ha visto sfumare la promozione in Serie B nazionale a pochi secondi dalla fine dell’ultima gara.
“Sono profondamente orgoglioso del lavoro svolto da tutto il club – ha esordito Trasente – in ogni settore abbiamo visto un attaccamento e una passione fuori dal comune. Sportivamente parlando, abbiamo vissuto emozioni forti e autentiche. Certo, la promozione ci è sfuggita per un soffio, ma la mia squadra ha dimostrato solidità, unità, professionalità e carattere in ogni situazione”.
Parole cariche di riconoscenza anche per tutti coloro che hanno accompagnato la Scandone in questa stagione: “Ringrazio lo staff tecnico e dirigenziale per l’impegno quotidiano, i tifosi per il calore costante e i nostri sponsor e partner che non hanno mai smesso di credere nel nostro progetto. Il basket non è solo un gioco: è sacrificio, senso di comunità, appartenenza. Crescere significa avere accanto una rete che condivide i tuoi valori”.
Con uno sguardo rivolto al futuro, Trasente ha lanciato un messaggio chiaro: “Superata l’amarezza, è tempo di rimettersi in cammino. Stiamo analizzando attentamente cosa può essere migliorato, ma senza dimenticare ciò che di buono è stato costruito. L’obiettivo è alzare ulteriormente l’asticella, sempre nel segno dei nostri principi: serietà, passione, lavoro e rispetto per questa maglia e per questo territorio”.
Il patron biancoverde ha anche voluto rispondere a chi, attraverso i social, ha mosso critiche nei confronti della società: “C’è ancora qualcuno che utilizza in modo improprio questi strumenti per screditare quanto è stato fatto. Noi, però, abbiamo guadagnato credibilità con i fatti e continueremo a farlo senza lasciarci distrarre da polemiche sterili”.
De Vizia: “Obiettivi raggiunti, il nostro cuore batte per Avellino”
Molto significativo anche l’intervento di Emilio De Vizia, numero uno di Confindustria e figura chiave tra i sostenitori del progetto Scandone. Le sue parole hanno messo in luce l’impatto che questa stagione ha avuto anche dal punto di vista umano e sociale.
“Quando abbiamo iniziato questo percorso, a settembre, l’abbiamo fatto con un obiettivo chiaro: far crescere la società con orgoglio e ambizione. Posso dire con soddisfazione che questo obiettivo è stato centrato – ha dichiarato De Vizia – Abbiamo vissuto momenti unici e indimenticabili, ma ciò che porterò sempre nel cuore è la cena dopo la sconfitta in gara 3 a Piazza Armerina. In quel momento di difficoltà, abbiamo dimostrato di essere persone serie, perbene, legate a questa città e a questa provincia”.
Un momento toccante, capace di riassumere il vero spirito della squadra e dell’ambiente Scandone: “La pallacanestro è passione, certo, ma è anche educazione, rispetto, capacità di restare uniti. Vedere il palazzetto pieno in gara 2 è stato un segnale forte: la gente c’è, crede in noi, e questo è lo stimolo più grande per continuare a lavorare”.
L’imprenditore irpino ha poi ribadito la volontà di portare il nome di Avellino sempre più in alto: “Non ci fermeremo qui. Questa è solo la base da cui partire per dare altre soddisfazioni ai nostri tifosi e alla nostra comunità. La strada è tracciata”.
Petitto: “Restituito un patrimonio sportivo alla nostra terra”
A chiudere l’incontro è stato Angelo Petitto, altro main sponsor della Scandone, che ha voluto sottolineare con forza il valore del percorso intrapreso, nonostante la delusione per una promozione sfiorata. “Se siamo arrivati ad un canestro dalla B nazionale è perché abbiamo lavorato con passione, sacrificio e spirito di squadra. Questo ci rende orgogliosi. Siamo riusciti a restituire ad Avellino un patrimonio sportivo importante, che è la storia della Scandone, un pezzo di identità irpina che meritava di tornare al centro della vita cittadina”.
Petitto ha voluto sottolineare come, nel corso dell’anno, i legami tra società, squadra, sponsor e tifosi si siano rafforzati: “Ci siamo compattati, le distanze si sono abbattute, e questo ci ha reso più forti. Lavorando insieme si può davvero costruire qualcosa di grande. Sono convinto che, con questo spirito, faremo tanta strada”. Non è mancato, però, un accenno critico all’assenza delle istituzioni politiche in questo processo di rinascita sportiva: “Mi dispiace per la loro mancata presenza. Spero sia dovuta solo a problemi interni che stanno cercando di risolvere. Una città come Avellino ha bisogno del sostegno di tutti, anche e soprattutto nei momenti di costruzione”.