Tempo di lettura: 3 minuti

La nota a firma dei candidati della lista Pd: Francesca Di Iorio, Nino Sanfilippo, Maurizio Giovanniello, Ciriaco Morano, Antonio Iannaccone, Ada Famiglietti, Emilia Falciano, Giovanni Guerriero, Benedetta Tedeschi, Donatella Buglione, Elvira Micco

 “Avellino, immobile e senza futuro: un anno dopo, la misura è colma, no al voto favorevole al bilancio di Nargi: 

A un anno esatto dalla vittoria di Laura Nargi, Avellino è piombata in uno stato di immobilismo totale, ostaggio di una maggioranza spaccata, opaca e senza visione. La sindaca ha rivendicato fin dal primo giorno la continuità con l’esperienza di Gianluca Festa, e oggi – a distanza di 12 mesi – possiamo dirlo con nettezza: quella continuità ha condannato la città all’inconsistenza amministrativa e alla crisi politica permanente.

Non serve girarci intorno: questa amministrazione è la prosecuzione di quella precedente, con gli stessi metodi, le stesse logiche di potere, la stessa assenza di programmazione. Dal giorno delle prime nomine di giunta, passando per la gestione degli enti fino alle scelte fondamentali su urbanistica e politiche sociali, questa maggioranza si è frantumata su tutto, chiudendosi nelle stanze del potere senza alcun confronto reale con la città. Un civismo vuoto, senza radici e senza visione, che ha pensato di risolvere i problemi complessi di Avellino bussando alla porta di chiunque, senza alcuna coerenza politica. Una coalizione costruita sul nulla, che oggi implode nel voto sul bilancio consuntivo 2024, dove pezzi della stessa maggioranza – riconducibili all’ex sindaco Festa – votano contro se stessi. Il paradosso è servito. La crisi era evidente da mesi, ma si è preferito far finta di nulla, tirare a campare, galleggiare.

Ora la sindaca lancia un appello alla responsabilità, ma è un appello tardivo, strumentale e irricevibile. I numeri parlano chiaro: la bocciatura del bilancio è la fotografia di un fallimento politico totale. E chi oggi prova a spacciare l’ennesimo giro di valzer come un “patto per la città” cerca solo di salvarsi, non di governare, peraltro con pezzi di destra che pure hanno profonde responsabilità nel disastro di questa stagione politica e rispetto a cui siamo e restiamo incompatibili e alternativi.

Per queste ragioni invitiamo il gruppo consiliare del Partito Democratico, che ci rappresenta in Consiglio Comunale, a confermare il voto contrario al documento di rendiconto. Nulla di sopraggiunto può mitigare il disavanzo di circa 27 milioni, che di fatto certifica lo sconsiderato uso delle risorse pubbliche che ha segnato la gestione amministrativa delle amministrazioni Festa-Nargi. Il voto contrario compatto espresso dalle forze del campo largo, che già si sono espresse in questi giorni al riguardo, è prova dello sforzo positivo del lavoro comune che da un anno ci vede impegnati a costruire l’alternativa dentro e fuori dal Consiglio Comunale

Siamo convinti che, soprattutto in questa delicata fase storica e politica, il Partito Democratico abbia la responsabilità più alta di proteggere e far vivere il campo progressista. Il pieno rispetto del mandato elettorale, è l’unico patto con la città che crediamo sia giusto onorare. Il voto in città nel 2024 ci ha collocato all’opposizione e nel rispetto di chi ha sostenuto le nostre idee, di chi ha votato tutti noi e il Partito Democratico, abbiamo il dovere morale di essere coerenti con noi stessi e con la città di Avellino”.