Potrebbe non essere stata una bomboletta esplosa, né un flacone di profumo, all’origine delle fiamme che hanno investito una tredicenne durante un giro su una giostra allestita in occasione della festa della Madonna delle Grazie, a Benevento. È questa l’ipotesi che emergerebbe dalle prime valutazioni condotte dai carabinieri, secondo cui il rogo sarebbe partito dalla parte sottostante della macchinina degli autoscontri su cui si trovava la bambina. A provocare le fiamme, dunque, potrebbe essere stato un malfunzionamento tecnico o un cortocircuito.
L’episodio è avvenuto sabato sera, in via Grimoaldo Re, nel pieno dei festeggiamenti. La tredicenne, secondo quanto ricostruito, si sarebbe allontanata dalla madre – che si trovava tra la folla – per fare un giro da sola su una delle macchinette dell’autoscontro. All’improvviso, il mezzo avrebbe preso fuoco. La bambina indossava una borsetta a tracolla con un profumo Moncler al suo interno, particolare che inizialmente aveva fatto pensare a una possibile esplosione dell’oggetto. Tuttavia, né la borsetta né i fianchi della piccola, dove l’aveva appoggiata, avrebbero riportato segni di danni o ustioni, e questo dettaglio starebbe indirizzando le indagini verso l’ipotesi di un guasto meccanico. La borsetta e il profumo sono stati posti sotto sequestro e saranno sottoposti ad analisi da parte degli inquirenti, per escludere o confermare ogni possibile collegamento con l’incendio.
Le ustioni riportate dalla tredicenne si concentrerebbero esclusivamente sulle gambe e sulle ginocchia, un elemento che rafforzerebbe la possibilità che le fiamme si siano sprigionate dal basso. Al momento, però, nulla è ancora accertato. Nel frattempo, la giostra è stata sequestrata e saranno eseguiti accertamenti tecnici per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare se vi siano state negligenze nella manutenzione o nel funzionamento dell’attrazione.
La bambina è attualmente ricoverata all’ospedale “San Pio” di Benevento, dove è stata assistita dopo l’incidente. Nelle prossime ore sarà trasferita all’ospedale “Santobono” di Napoli, struttura specializzata nella cura delle ustioni. A fornire aggiornamenti è stato anche l’avvocato Fabio Ficedolo, legale della famiglia della bambina, che ha confermato come l’ipotesi dell’esplosione di un oggetto personale sia da ritenersi infondata, alla luce degli elementi sinora raccolti.
Una serata che doveva essere di festa si è trasformata in tragedia sfiorata. Ora l’attesa è per il trasferimento della giovane al Santobono e per l’esito delle indagini, che dovranno fare piena luce su quanto accaduto e su eventuali responsabilità.