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Aveva ucciso insieme alla fidanzata dell’epoca il padre di lei, Aldo Gioia e per questo stava scontando una condanna in carcere di 18 anni.
Questa mattina la Corte di Appello di Napoli ha concesso a Giovanni Limata uno sconto di pena: al giovane di Cervinara, difeso dall’avvocato Rolando Iorio, sono state riconosciute attenuanti generiche in via prevalente, accogliendo le argomentazioni difensive avanzate dall’avvocato Iorio riducendo dunque la pena a 16 anni di reclusione. 

La decisione segue l’accoglimento del ricorso presentato dal suo legale presso la Corte di Cassazione, che aveva disposto l’annullamento della sentenza relativa a Limata, rinviando il procedimento alla Corte d’Assise d’Appello partenopea per una nuova valutazione. La Cassazione, aveva confermato, invece, la sentenza definitiva di 18  anni di reclusione nei confronti di Elena Gioia, la figlia dell’uomo ucciso a coltellate mentre era sul divano di casa sua.

La sentenza di primo grado aveva stabilito una condanna di 24 anni per gli ex fidanzati per un omicidio “pianificato e commesso dai due imputati in concorso tra loro”.
In secondo grado invece la pena era stata ridotta per tutte due gli imputati.
Per Limata, in particolare, la Corte aveva riconosciuto un vizio parziale di mente come fattore preponderante rispetto alle circostanze aggravanti, riducendo così la condanna di da 24 a 18,  oggi arrivati a 16 anni.