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Riceviamo e pubblichiamo la nota di  Uil Trasporti:

“Denunciamo la grave e persistente inadempienza della Società Velia Ambiente S.p.A., che non ha provveduto al pagamento dei rimborsi fiscali derivanti dal Modello 730/25, spettanti alle lavoratrici e ai lavoratori. Non siamo di fronte a un disguido tecnico o a un ritardo marginale si tratta di una palese violazione della normativa fiscale e dei diritti patrimoniali dei dipendenti. Sembra il caso di ricordare all’azienda che l’art. 51 del D.Lgs. n. 241/1997 obbliga i sostituti d’imposta ad effettuare i conguagli fiscali, sia a credito che a debito, nei termini stabiliti dall’Agenzia delle Entrate. La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 14/E del 2013 è chiara nel ribadire l’obbligo per i sostituti di corrispondere i rimborsi ai lavoratori senza ritardi; L’art. 36 della Costituzione garantisce ai lavoratori il diritto a una retribuzione proporzionata e sufficiente, di cui fanno parte integrante anche i conguagli fiscali e i rimborsi spettanti; L’art. 2099 del Codice Civile impone al datore di lavoro l’obbligo di corrispondere ogni elemento retributivo e accessorio spettante al dipendente. Il mancato rispetto di queste norme, non solo priva i lavoratori di somme di denaro già loro spettanti, ma rappresenta una lesione diretta della dignità e della certezza del reddito. È inaccettabile che a fronte di obblighi fiscali sempre più stringenti e puntuali, i lavoratori si vedano negato ciò che è loro dovuto, subendo un danno economico concreto in un periodo già segnato dal caro vita e dall’aumento generalizzato dei costi. Abbiamo già provveduto a diffidare formalmente la Società Velia Ambiente ad erogare immediatamente i rimborsi fiscali dovuti, corrispondere gli interessi maturati a causa dei ritardi e fornire riscontro ufficiale e scritto, con tempi certi e verificabili, sull’avvio delle procedure di pagamento. In assenza di un immediato riscontro, abbiamo preavvisato che informeremo le competenti autorità amministrative (Agenzia delle Entrate, Ispettorato Nazionale del Lavoro). Non solo ma siamo pronti ad intraprendere azioni giudiziarie collettive per il recupero delle somme e il risarcimento dei danni, oltre a promuovere iniziative di mobilitazione sindacale, affinché i lavoratori ottengano giustizia”.