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Dopo un incontro istituzionale promosso dalla Camera di Commercio al Comune di Napoli sono stati rimossi i teloni al cosiddetto Murales di Maradona.
Il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, ha partecipato all’incontro finalizzato alla soluzione della vertenza legata al “Largo Maradona”, dove si trova il famoso murales.
 
Grazie alla collaborazione istituzionale e alla disponibilità dell’assessora al turismo e alle attività produttive, Teresa Armato, presente al tavolo con il direttore generale e i dirigenti dei settori Commercio, Urbanistica e Avvocatura – spiega un comunicato – è stato tracciato un percorso previsto nell’ambito del piano urbanistico comunale. Registrato anche il sostegno datoriale di Aicast, rappresentata dal presidente Antonino Della Notte, che contribuirà con i propri tecnici alla stesura della documentazione necessarie per completare l’iter. L’incontro ha avuto l’effetto della rimozione dei teli che oscuravano il murales e tutte le articolazioni presenti all’interno dell’area dedicata a Maradona.
 
“Abbiamo dato un contributo nell’identificazione dei percorsi procedurali – ha spiegato Fiolache si inseriscono nell’ambito del piano urbanistico del Comune di Napoli. Nell’immediato si prospetta la possibilità di un’impugnativa urgente del verbale con il quale sono stati posti i sigilli all’attività commerciale di ambulantato, alla luce di alcuni aspetti che sono parsi poco chiari o addirittura male interpretati. Poi si andrà verso la concessione dello spazio al Comune di Napoli, che potrà renderlo ‘pubblico’ consentendo così l’attività che da ambulante potrà essere poi trasformata, dopo un iter burocratico, in licenza di commercio ambulante con posto fisso. Tutto questo è stato reso possibile da una sinergia istituzionale che si è subito attivata e non da chi prova a farsi solo pubblicità. Come già detto in precedenza, l’interesse dell’Ente è duplice: il primo è quello di consentire a chi opera nel commercio di poterlo fare col necessario sostegno ma sempre attraverso regole chiare e trasparenti. Il secondo è di non privare Napoli di un polo turistico dalla straordinaria attrattività, entrato di diritto tra gli itinerari più visitati d’Italia e quindi del mondo”.