Lo SPID rappresenta oggi uno dei pilastri fondamentali della digitalizzazione italiana. A dieci anni dal suo debutto, il sistema ha raggiunto dei numeri che confermano la sua centralità nella vita amministrativa e quotidiana del Paese. Attualmente sono oltre 41 milioni gli italiani che posseggono un’identità SPID attiva: un dato che evidenzia una diffusione capillare e una fiducia oramai consolidata nei confronti di questo strumento. La sua crescita continua, con una media di 52 mila nuove identità rilasciate ogni settimana, il che testimonia un utilizzo costante e una progressiva maturità digitale della popolazione tricolore.
I dati sullo SPID
Nel corso del 2024 sono state effettuate più di 1,2 miliardi di autenticazioni attraverso il sistema SPID, mentre nel primo semestre del 2025 il numero ha già superato quota 630 milioni. Questi dati rivelano non solo un incremento nell’uso, ma anche una stabilità che consolida il sistema come la principale chiave di accesso ai servizi digitali pubblici e privati. Oggi quasi il 90% degli italiani connessi a Internet utilizza regolarmente un’identità SPID per interagire con le amministrazioni (PA) o con gli enti convenzionati, il che indica una digitalizzazione oramai radicata nella vita dei cittadini.
Non solo amministrazioni pubbliche o enti, perché lo SPID è diventato protagonista anche nel settore del gaming online. Un chiaro esempio di ciò lo si può trovare nella nicchia dei portali specializzati in iGaming. Chi è interessato, infatti, può trovare una lista di casino con registrazione SPID consultando gli approfondimenti dei blog specializzati. Così facendo, si può sfruttare il proprio SPID non solo per le incombenze burocratiche, ma anche per divertirsi sul web.
Il 2025 segna inoltre una fase di transizione decisiva per l’intero ecosistema dell’identità digitale. Le convenzioni tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e Assocertificatori, che garantiscono la gestione e l’erogazione dei servizi SPID, sono state rinnovate fino al 2027, assicurando così una fondamentale continuità al sistema. È inoltre prevista la possibilità di una proroga fino al 2030, per accompagnare l’evoluzione verso una struttura più integrata con la Carta d’Identità Elettronica (CIE) e con il futuro IT Wallet.
Le novità sullo SPID entro il 2027
Entro il 2027, infatti, lo SPID verrà progressivamente integrato con questi strumenti in un’unica piattaforma digitale nazionale. L’obiettivo è il seguente: creare un’identità digitale unificata, più sicura e più facile da utilizzare sia in Italia sia nel contesto europeo. La fusione tra SPID, CIE e IT Wallet permetterà di semplificare l’accesso ai servizi pubblici e privati, riducendo la frammentazione attuale e garantendo una maggiore interoperabilità con i sistemi europei di identificazione elettronica. Tale processo rientra nella strategia europea di costruzione di un ecosistema digitale “all inclusive”, dove ogni cittadino potrà autenticarsi in modo sicuro e uniforme nei diversi Paesi membri.
Sul piano operativo, la transizione verrà accompagnata dall’istituzione di un tavolo permanente incaricato di aggiornare i protocolli di sicurezza, in modo da adeguare costantemente il sistema agli standard tecnologici internazionali. I gestori dell’identità digitale riceveranno contributi pubblici per sostenere gli investimenti necessari e mantenere livelli di servizio elevati, con tempi di risposta ridotti e una maggiore resilienza contro le minacce informatiche. L’obiettivo è garantire la piena affidabilità del sistema anche in vista dell’aumento previsto di autenticazioni e integrazioni con nuovi servizi.