Il Microsoft Digital Defense Report analizza in modo approfondito l’evoluzione delle minacce informatiche a livello globale, ponendo in evidenza la crescita costante e la complessità degli attacchi digitali. I dati raccolti mostrano come il settore della sicurezza informatica sia dominato da alcune problematiche in particolare: le campagne di estorsione, lo spionaggio e il furto delle identità, in un contesto in cui l’intelligenza artificiale sta diventando uno strumento decisivo sia per gli aggressori che per i difensori.
I dati del rapporto di Microsoft
Secondo il rapporto, i ransomware e le attività di estorsione rappresentano il 52% di tutti gli attacchi informatici osservati nell’ultimo anno. Questo dato conferma che la criminalità digitale mira sempre più spesso a bloccare l’accesso ai sistemi per poi richiedere i riscatti, colpendo le infrastrutture pubbliche e le aziende private. Gli ospedali, i trasporti e le strutture scolastiche figurano tra i bersagli principali. Gli attacchi contro questi settori causano ritardi nelle cure mediche, interruzioni dei servizi di mobilità e sospensioni delle attività didattiche, con un impatto diretto sulla vita quotidiana e sulla sicurezza delle persone.
Non se la passa meglio il gaming, un altro settore a dir poco bersagliato dagli attacchi hacker. Basti ad esempio pensare al gambling online, un’attività tra le più fiorenti qui in Italia. Motivo per il quale, è importantissimo scegliere con cura le piattaforme presso le quali iscriversi. Per farlo è possibile informarsi leggendo gli articoli che recensiscono i migliori casino non AAMS Italia, così da avere una piena prospettiva della sicurezza del portale scelto. Tornando alle minacce informatiche, oltre ai ransomware si trovano anche i malware.
Le operazioni di spionaggio costituiscono una parte minore del totale, pari al 4% degli attacchi globali, ma la loro portata strategica è notevole. Il rapporto indica un aumento delle operazioni provenienti da Russia, Cina, Iran e Corea del Nord, ciascuna con metodi e finalità differenti. La Russia ha incrementato del 25% gli attacchi contro le imprese situate nei Paesi della NATO rispetto al 2022, concentrandosi sulla raccolta di informazioni sensibili e sull’interruzione dei servizi industriali. La Cina, invece, utilizza le vulnerabilità tecnologiche per infiltrarsi nelle organizzazioni non governative e nelle istituzioni accademiche di rilievo internazionale, espandendo così la propria influenza digitale.
Le altre tendenze evidenziate da Microsoft
L’intelligenza artificiale è diventata un fattore cruciale per le nuove minacce digitali. Gli aggressori la impiegano per rendere più credibili i messaggi di phishing, per generare malware più “smart” e per creare contenuti falsi, capaci di ingannare anche i sistemi di sicurezza più avanzati. La velocità con cui l’AI consente di elaborare e adattare gli attacchi riduce drasticamente il tempo di reazione dei difensori, costringendo le aziende e le istituzioni a sviluppare dei sistemi di protezione automatizzati e predittivi.
Non a caso, la medesima tecnologia viene utilizzata anche in chiave difensiva: Microsoft analizza quotidianamente oltre 100 trilioni di segnali digitali per individuare anomalie e potenziali intrusioni, dimostrando come l’intelligenza artificiale sia al tempo stesso una minaccia e una risorsa oggigiorno indispensabile. Infine, attenzione ai furti di identità, aumentati del 32% nella prima metà del 2025.




















