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Santa Maria a Vico (CE) – La professoressa Franca Di Blasio originaria di Montesarchio, sta cercando di superare a piccoli passi quello che è accaduto la mattina del 2 febbraio all’istituto tecnico commerciale Bachelet-Majorano di Santa Maria a Vico quando un suo alunno estrasse in classe un coltello e la ferì al viso.  Furono necessari 32 punti di sutura sul suo volto. Restano oggi le cicatrici, quelle dell’anima  “le più complicate da sanare”.

Nessun progetto professionale, ha spiegato: “Per il momento la priorità è superare tutto quello che è accaduto. Prevedere il futuro è impossibile, devo combattere questa situazione e non vivere con il ricordo di quello che è accaduto anche se è impossibile dimenticare.  Ho segni evidenti nel corpo e nell’anima. Però devo andare avanti per la scuola  e per i miei familiari”.

Ha affrontato tutto con grande coraggio la docente: “Non so da dove mi sia venuto,  ho cacciato gli artigli, ad oggi il sentimento che provo ripensando a tutto è la paura”.

Nessun odio verso quel ragazzo che l’ha colpita,  già dal letto dell’ospedale  aveva detto: “Forse abbiamo fallito”

Era stato questo l’amaro commento di quel gesto violento che non trova nessuna spiegazione. “Sicuramente è un ragazzo a cui ho voluto bene e gliene vorrò anche in futuro.  Sono ancora incredula rispetto a quello che mi è successo, nella vita mettiamo in conto tante situazioni inaspettate ma questa era l’ultima dei pensieri,  soprattutto da un mio alunno che non si era mai mostrato violento”.

La docente smentisce  la notizia circolata di un suo possibile trasferimento a Montesarchio: “Non ho mai fatto una richiesta del genere, è lontano dai miei pensieri”.

Recentemente la Di Blasio ha fatto ritorno nella sua scuola “Majorana” premiata dall’associazione “Donna Coraggio”.

Forte l’emozione di rivedere gli alunni, e il personale scolastico: “Ho vissuto due giorni intensi e bellissimi sono stata emozionata per l’abbraccio che ho ricevuto, dalla preside, dal ministro dagli alunni. Quella è la mia scuola, ed è normale ho avuto un po’ di ansia, di timore, ma i ragazzi mi hanno abbracciato e questo mi ha rincuorato”.