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Napoli – Vandali in azione a due passi da piazza Bellini, nel mirino finisce ancora una volta uno degli alberelli del sempre degradato vicoletto Casanova, traversa della centralissima via San Sebastiano. Il raid è avvenuto nella notte a cavallo tra il 30 aprile e l’1 maggio. Purtroppo non è la prima volta che il malcapitato ligustro viene sradicato dalla propria sede e abbandonato sul selciato senza alcun motivo plausibile. L’increscioso episodio ha comunque avuto un lieto fine. Stamattina, infatti, il custode del vicino istituto scolastico si è armato di vanga e pazienza e ha rimesso l’albero al proprio posto. Dove si spera che resti il più a lungo possibile.

Messo al corrente del raid, il consigliere della Municipalità Due Pino De Stasio si è subito attivato per ripristinare lo stato dei luoghi: «Non esistono parole per definire chi si diverte calpestando ogni forma di vita. Quest’alberello purtroppo è già stato preda di un’altra “incursione”. Fu rimesso a posto dopo poche ore da me, dal vicesindaco Raffaele Del Giudice e da Guglielmo Cammarota». L’esponente del parlamentino di piazza Dante anche stavolta ha cercato la sponda dell’amministrazione comunale per risolvere il problema, ma complice anche il ponte del Primo maggio, trovare dei giardinieri disponibili è stata un’impresa a dir poco ardua. Poco male, comunque. Il piccolo ligustro stamattina è stato infatti ripiantato e innaffiato: «L’alberello di vicoletto Casanova – spiega De Stasio – si è rialzato grazie alla solerzia del custode dell’Istituto professionale “Casanova”. Ringrazio queste anime sensibili e attente, che fortunatamente abitano numerose la nostra città». La questione non è però ancora del tutto chiusa. Da una delle aiuole presenti nel vicolo manca ancora un albero, “misteriosamente” scomparso nel nulla ormai da alcuni mesi, e altri ligustri – almeno sette – devono invece essere riacquistati e riposizionati lungo i marciapiedi di via San Sebastiano: «Sul punto – annuncia il consigliere De Stasio – ho già ricevuto la disponibilità di un imprenditore locale, il quale sarebbe felice di poter fare una donazione alla città. Ad horas scriverò comunque anche all’Ufficio tecnico della Municipalità Due e all’assessorato comunale al Verde urbano affinché chi di dovere provveda quantomeno a mettere in sicurezza gli alberi ancora presenti, compreso quello che è stato appena salvato da morte certa».