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Aversa (Ce)- Da anni abbandonata dopo essere stata oggetto di varie compravendite, l’area ex Texas di Aversa, agglomerato industriale da 52mila metri quadrati che sorge a ridosso del centro cittadino, è divenuta il simbolo del degrado ambientale e della bonifica mancata, nonostante richieste e appelli rivolti dai cittadini. L’ultimo sos è stato lanciato l’11 giugno scorso, dopo un rogo che ha avvolto i tanti rifiuti presenti sprigionando una nube nera che ha raggiunto le abitazioni; nelle vicinanze dell’area sorgono anche attività commerciali, con relativi depositi, che trattano generi alimentari, nonché una scuola per l’infanzia. Attualmente l’area Ex Texas è di proprietà della società Esseci srl, che fa capo al gruppo imprenditoriale dei fratelli Cesaro, Aniello e Raffaele, attualmente sotto processo al tribunale di Napoli Nord per concorso esterno in associazione mafiosa per presunti legami con il clan camorristico Polverino; i due sono fratelli di Luigi, senatore di Forza Italia. L’Esseci acquistò l’area ex Texas Instruments dalla Yorik, società bolognese, circa 15 anni fa; i fratelli Cesaro avrebbero voluto realizzarvi un ambizioso progetto di “housing sociale”, con attività commerciali e abitazioni, ma non se ne fece nulla. Così l’area, dove si registra la presenza di amianto e di tanti rifiuti speciali e pericolosi, è rimasta abbandonata al degrado. Sulla mancata bonifica del sito torna così alla carica il Movimento 5 Stelle, che attraverso la sua portavoce Maria Grazia Mazzoni, ha presentato al Comune di Aversa una istanza – la seconda dopo quella analoga depositata nel novembre 2016 – al fine di “attivare ogni e più idonea attività di indagine anche attraverso la segnalazione alla Asl e al Dipartimento Arpac di Caserta, del grave degrado in cui versa la zona, finalizzata alla emissione di apposite Ordinanze per la rimozione e smaltimento di rifiuti abbandonati nell’area ex Texas e in cui si obblighi la proprietà a provvedere a tutti gli interventi di pulizia”. I Cinque Stelle segnalano come l’area industriale, progettata dall’illustre ingegnere e architetto Pier Luigi Nervi, sia diventata “un sito di sversamento di rifiuti di ogni tipo, ivi comprese carcasse di animali”. Attorno agli stabilimenti la vegetazione è cresciuta a dismisura ma gli alberi di alto fusto rimasti, “peraltro mai censiti”, segnalano i Cinque Stelle, tendono a cadere anche per la mancanza di qualsiasi intervento di manutenzione; “eppure avrebbero potuto costituire una risorsa di verde per il comune di Aversa” conclude l’istanza presentata dalla Mazzoni.