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Napoli  – Le commissioni presiedute da Vincenzo Moretto e da Eleonora de Majo si sono riunite con la partecipazione degli assessori allo Sport Ciro Borriello e alle Politiche urbane Carmine Piscopo e del direttore generale Attilio Auricchio per discutere delle Universiadi e sul monitoraggio dei lavori. Presente una folta delegazione di associazioni civiche cittadine

Proprio la presenza delle associazioni, per il presidente Moretto, che ha introdotto la riunione, consente di ripercorrere il lavoro fatto dalla commissione voluta dal Consiglio comunale in questi mesi intendendone lo spirito: monitorare le attività connesse alla realizzazione di questo importante evento e rappresentare la voce dei cittadini, affiancando l’amministrazione comunale e le altre istituzioni alle quali spettano le decisioni. Moretto ha ripercorso il tempo che va dall’aprile del 2016, momento della scelta della Regione di ospitare l’evento, e i diversi incontri organizzati prima con l’Agenzia Regionale, poi con il commissario Prefetto Latella, infine con il presidente dell’Autorità anticorruzione Cantone, un percorso che anche il presidente della commissione Sport, Carmine Sgambati, ha definito corretto ed utile anche ad individuare problematiche particolari come quella del confronto sui rischi di inquinamento dovuto all’ospitalità sulle navi.

Citando nel corso della riunione i dati forniti dall’Autorità anticorruzione la scorsa settimana, il presidente Moretto ha sottolineato che, sui 270 milioni disponibili per la realizzazione dell’evento, il livello attuale di spesa, per i progetti già andati a gara e l’affitto di una nave per l’ospitalità, è di circa 50 milioni; il grosso dell’investimento potrà essere realizzato nel momento in cui si sbloccherà la questione dell’ospitalità dei 7.200 atleti; augurandosi che sia ormai archiviata l’ipotesi della costruzione del villaggio nella Mostra d’Oltremare, il presidente Moretto ha concluso auspicando che ogni ritardo possa essere colmato: oggi non è più il momento delle ipotesi e delle dispute politiche, ma quello del dialogo istituzionale e delle certezze affinché l’evento si realizzi.

La presidente della commissione Diritto alla città, Eleonora de Majo, è brevemente intervenuta per spiegare la scelta di riunire le due commissioni in modo congiunto: una coincidenza di carattere temporale ha fatto sì che fossero convocate nello stesso momento la commissione Universiadi e la commissione competente sulle politiche urbane per trattare, come richiesto dal consigliere David Lebro de La Città, gli aspetti di natura urbanistica connessi all’ipotesi di realizzazione del villaggio degli atleti nella Mostra d’Oltremare. Il tema reale, ha detto, resta quello di ciò che l’evento lascerà alla città, e vanno privilegiate soluzioni con minor impatto ambientale e possibilità di riutilizzo, laddove vi fossero.

Proprio il capogruppo de La Città, Lebro, è intervenuto in apertura dei lavori, per contestare la scelta di riunire insieme le commissioni ed in particolare il ritardo con cui la commissione Politiche urbane è stata convocata sul tema, da lui sollevato oltre un mese e mezzo fa, sulla compatibilità con gli strumenti urbanistici del progetto di costruzione del villaggio degli atleti nella Mostra d’Oltremare, un progetto che avrebbe potuto avere esiti disastrosi e che l’amministrazione comunale ha caldeggiato senza prima acquisire i pareri di conformità né dagli uffici urbanistici né dalla soprintendenza. La dirigente del servizio edilizia privata, Rosaria Contino, è in proposito intervenuta per precisare che gli uffici possono esprimere una valutazione di conformità in presenza di un progetto, ancora non sottoposto agli uffici, argomento da cui è partito anche l’assessore Carmine Piscopo.

Per l’assessore alle Politiche urbane siamo oggi in attesa che vi sia una definizione formale della struttura che deve compiere le scelte con l’opzione espressa dal Governo per la nomina di un supercommissario: solo dopo questa definizione, anche le scelte sulla logistica e sulle collegate questioni della mobilità e della sicurezza potranno essere discusse; nelle sedi e secondo le procedure opportune, gli uffici dell’urbanistica saranno chiamati ad esprimere il loro parere di conformità agli strumenti urbanistici, così come la Soprintendenza dovrà esprimersi per gli aspetti vincolistici.

Anche l’assessore allo Sport Borriello nel suo intervento ha fatto riferimento al villaggio degli atleti ribadendo che il Comune non ha nessuna preclusione; come detto dal Sindaco in cabina di regia a Roma, perché il Comune vuole che le Universiadi si facciano e darà il proprio contributo alle istituzioni che prenderanno le decisioni. Dal punto di vista degli impianti sportivi, Napoli non si è fatta trovare impreparata: tutte le progettazioni esecutive per la riqualificazione degli impianti sono state fatte e nei prossimi giorni saranno bandite le gare.

Il consigliere Brambilla (Movimento 5 Stelle) ricollegandosi al ruolo della commissione e a quello dei consiglieri comunali, che rappresentano i cittadini e che per svolgere appieno il proprio compito dovrebbero avere a disposizione tutta la documentazione necessaria, ha informato di aver ricevuto solo oggi, ad un mese e mezzo dalla richiesta di accesso, gli atti relativi al coinvolgimento della Mostra quale sede del villaggio degli atleti, coinvolgimento avvenuto l’11 maggio quando il commisario Latella ha richiesto, al consigliere delegato della Mostra, Giuseppe Oliviero, a seguito della cabina di regia del giorno prima, di procedere con la pianificazione esecutiva; affidata all’esterno, la progettazione ha avuto un costo elevato (131 mila e 100 euro) ed i grafici sono stati consegnati il 20 giugno: l’Amministrazione dovrebbe spiegare come mai non è a conoscenza di atti compiuti da una sua partecipata e perché si continui a parlare di decisione della Fisu presa il 14 giugno su semplici studi di pre fattibilità.

Per il consigliere Venanzoni (Partito Democratico) consegnare l’area verde della Mostra a un evento del genere significa distruggerla, e su questo l’Amministrazione deve esprimere chiaramente la sua posizione, uscendo dalle ambiguità. Il consigliere Gaudini (Verdi – Sfasteriati) ha chiarito che la questione del villaggio degli atleti interessa solo per le preoccupazioni relative all’impatto ambientale, così come la soluzione delle navi, così come interessa il numero degli impianti sportivi che si andranno a riqualificare.

Il delegato della MSC Aureliano Cicala ha chiarito che la società ha partecipato ad un bando per una nave da 2000 passeggeri, risultando aggiudicataria ma ancora in attesa di contratto, e non ha nessun altra nave disponibile. Va detto chiaramente cosa si intende fare tenendo conto dei costi conseguenti all’impossibilità di utilizzare la nave in modo alternativo.

Il direttore generale Auricchio, il cui intervento ha chiuso la lunga riunione, ha spiegato che nel corso dell’ultima cabina di regia con i rappresentanti del governo, svoltasi giovedì scorso, a cui ha partecipato anche il Soprintendente, si è registrata l’assenza di problemi rilevanti intorno all’idea di collocare il villaggio atleti alla Mostra. Riguardo alla soluzione navi, non è mai stata in discussione una seconda nave da parte della MSC, solo una manifestazione libera fatta dal commissario a maggio per verificare, su indicazioni della cabina di regia, un’ulteriore disponibilità da parte di altre società. A questa ricerca ha risposto finora solo la Costa che ha dichiarato di restare in attesa di un bando di gara. L’ipotesi della Mostra, ha ribadito Auricchio, è venuta dal commissario su indicazione della cabina di regia per superare le difficoltà connesse alla collocazione degli atleti nel porto.

L’impostazione dell’Amministrazione è sempre stata quella di coadiuvare il commissario nella ricerca di soluzioni alternative a quella iniziale delle navi e va ripetuto che il tema della scelta tra l’una o l’altra soluzione, Mostra o navi, per il Comune non si pone, in quanto la scelta spetta a chi mette le risorse per l’evento. Al momento l’ipotesi più praticabile per l’alloggio degli atleti, che secondo le ultime indicazioni FISU dovrebbero essere al massimo 6200, resta quella mista, ma non può escludersi ancora una soluzione che terrebbe fuori del tutto le navi. Il presidente Moretto, concludendo l’incontro, ha rilevato l’assenza di soluzioni condivise, rinnovando l’appello a chiudere presto le questioni sospese per evitare che la macchina organizzativa possa definitivamente fermarsi.