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Benevento – Ci sono ragioni per credere che il centro del mondo sia nel Siracusano. Floridia, per la precisione. Venticinquemila abitanti e due destini legati indissolubilmente alla maglia giallorossa. Uno lo conoscono tutti, è quello di Gaetano Auteri. L’altro risponde alla persona di Giampaolo Ciarcià, che a Benevento è transitato tra il gennaio 2009 e il giugno 2010. Entrambi sono originari del comune siciliano, entrambi hanno interferito – nel bene o nel male – con la linea sulla quale si muove la storia del calcio sannita. Fu tra i piedi di Ciarcià, a pochi minuti dalla fine di quel Benevento-Crotone, che capitò l’occasione del pari. Una conclusione potente respinta da Farelli nei minuti di recupero. Un sogno infranto realizzato poi proprio da Auteri, che nel 2016 ha spezzato l’incantesimo: “Ora che ci penso è vero, non avevo mai fatto caso a questa coincidenza”, confessa l’ex centrocampista ad Anteprima 24. “L’importante è che il Benevento sia riuscito ad emergere nel calcio che conta, perché la piazza è sempre stata un valore aggiunto”. 

Ciarcià gestisce ora una scuola calcio proprio a Floridia, un’attività che lo tiene impegnato al punto che tra una domanda e l’altra, durante la nostra intervista telefonica, si impegna a gestire le pratiche di iscrizione: “Ho iniziato una vita diversa e stimolante, ma lontano dal calcio non riesco a stare. Seguo con attenzione le vicende dei vari campionati, quello di serie B quest’anno presenta troppe anomalie. La situazione a mio avviso è stata gestita malissimo, così chi va a perderci sono lo spettacolo e i tifosi che vorrebbero solo pensare alle vicende di campo”. 

Venerdì Benevento-Salernitana aprirà il quarto turno di campionato. Due ex squadre per Ciarcià, che non se la sente di fare pronostici: “Non so proprio chi delle due possa prevalere perché i derby sono sfide particolari. Gli organici sono di alto livello, prevedo un match molto combattuto e spero spettacolare. Le tifoserie non si amano, ma sanno vivere il calcio con grande passione ed entusiasmo. In entrambe le città c’è un attaccamento tale alla maglia che bisogna essere bravi a gestire i momenti, che siano essi positivi o negativi. Parlare di scontro al vertice è prematuro, ma credo e spero che entrambe quest’anno lotteranno per qualcosa di importante”.

I ricordi portano a gioie e dolori: “Di Salerno conservo la gioia della promozione in B, purtroppo di Benevento un momento altrettanto intenso, ma per motivi diametralmente opposti. Quel gol al Crotone avrei voluto proprio segnarlo, ma meglio non pensarci. Le cose con il passare degli anni sono andate bene lo stesso e sono super felice così. Tra l’altro in B il Benevento ci andò anche grazie a mister Auteri con cui parlo volentieri di calcio quando ci vediamo qui a Floridia”.