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Napoli – Presieduta da Francesco Vernetti, la commissione Qualità della Vita ha proseguito oggi i lavori sull’individuazione di aree incolte e abbandonate per la realizzazione di orti urbani. Sono intervenuti Francesco Fiore, direttore di Confagricoltura, Salvatore Velotto, presidente dell’ordine dei Tecnologi Alimentari della Campania, Giuseppe Ceparano, presidente dell’ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Napoli, Alberto Corona dello staff dell’assessora Alessandra Clemente.

Un incontro, ha introdotto il presidente Vernetti, per delineare le prime fasi di lavoro per la realizzazione di orti urbani in città. Sono due le finalità che l’iniziativa si propone di raggiungere: da un lato creare opportunità di sviluppo imprenditoriale per i giovani, dall’altra puntare sulla sensibilizzazione e sulla dimensione formativa del contatto con la terra, avviando una collaborazione con le scuole per la realizzazione di orti nelle loro aree verdi (su questo ci sarà una riunione specifica il 19 novembre).

Necessario, ha aggiunto Alberto Corona dell’assessorato ai Giovani, avere al più presto da Napoli Servizi l’elenco dei terreni incolti e abbandonati in città, per ragionare su quali misure realizzare nelle diverse aree. E’ importante, per l’agronomo Giuseppe Ceparano, individuare progetti capaci di generare nuova fertilità dei terreni e coltivazioni sostenibili, per questo potrebbe essere opportuno partire con pochi progetti pilota, da estendere poi a tutta la città. Bisogna diversificare i progetti, ha specificato Francesco Fiore di Confagricoltura, che ha suggerito di partire con 3/4 orti da affidare alle principali organizzazioni di categoria degli agricoltori. Anche Salvatore Velotto ha evidenziato l’opportunità di adottare misure graduali per la realizzazione degli orti, puntando anche ad una rete di collaborazioni con altri organismi, come ad esempio il Centro Agroalimentare di Napoli,  per far decollare i primi progetti.

Tra i consiglieri intervenuti, Fulvio Frezza (Misto) ha posto l’attenzione sulla possibilità di coinvolgere i privati possessori di aree verdi in progetti di formazione sugli orti aperti al pubblico, mentre Aniello Esposito (Partito Democratico) ha evidenziato l’importanza che i primi progetti pilota siano equamente distribuiti su tutto il territorio cittadino.