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Benevento – E’ stata celebrata anche nel Sannio, nel salone di rappresentanza del Palazzo del Governo, la “Giornata della Memoria” in ricordo di coloro che sono stati deportati ed internati nei lager nazisti e sono stati destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale. Il prefetto, Francesco Antonio Cappetta , in onore delle vittime delle atrocità nazi-fasciste ai danni del popolo ebraico, ha ospitato  Noemi Di Segni presidente Ucei ed i giovani allievi della provincia di Benevento.

La giornata di oggi rappresenta un omaggio a quanti hanno sofferto la deportazione e la prigionia e rappresenta una presa di coscienza collettiva affinché non debbano più verificarsi olocausti in nome di ragioni razziali o religiose. Una giornata fortemente voluta e organizzata dalla giornalista Enza Nunziato e svoltasi in Prefettura. 

Si rafforza quel percorso di informazione e di intensificazione del messaggio di pace e speranza, cercando di isolare quegli oscuri retaggi di un passato denso di odio e intolleranza che fa capolino dalle pieghe della storia. Presente il Questore  Giuseppe Bellassai , il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Alessandro Puel, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Michele Intelisano

Il prefetto Cappetta ha sottolineato che “la Giornata della Memoria rammenta di quali orrori può essere capace l’uomo. Infatti, il 27 gennaio 1945 le forze alleate liberarono Auschwitz, rivelando al mondo le atrocità perpetrate nei reticolati, nelle camere a gas, nelle baracche e nei forni crematori del campo di sterminio, dove venne compiuto un massacro che resterà per sempre nella storia”. Fare breccia nella umana incomprensione di fatti talmente feroci e disumani e per giunta accaduti più di settant’anni fa.

L’Olocausto, nel quale persero la vita milioni di essere umani, ebrei ma non soltanto, è la pagina più barbara dell’intera storia umana, ma purtroppo quel retaggio non ha impedito che si fosse verificato l’orrido anche nei decenni successivi. Questo ha voluto  anche rimarcare l’assessore  comunale di Benevento Antonio Reale. Il Prefetto ha rimarcato: “La memoria deve essere un’impronta del passato. Non possiamo riscrivere la storia, ma non possiamo dimenticare. La storia deve ricordare affinché tutte queste tragedie non si ripetano”.

La Segni  ha voluto  esortare i giovani presenti nel poter coltivare la riscoperta di una propria  coscienza: “La memoria è il superamento della sopraffazione.  Il ricordo delle vittime è una missione di libertà e di dignità”. La Segni ha rimarcato come possa esserci il rischio di dimenticare: “Ma noi non dobbiamo sprecare chi ha sacrificato la vita per la libertà; occorre sempre stimolare il ricordo”. E’ intervenuto quindi Luigi Diego Perifano  della Lidu che ha rimarcato:  “L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della Memoria. Dobbiamo essere capaci di ispirare le giovani generazioni alla Libertà, alla Democrazia, alla Pace e al Rispetto degli altri”. Perifano ha sottolineato come la minaccia che possano tornare determinati atteggiamenti esista: “Occorre respingere con forza  il fenomeno del nazionalismo e della xenofobia.”