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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – A margine di un anno in cui migliaia di studenti sammaritani hanno affrontato il tema delle dipendenze giovanili attraverso costruttivi momenti di confronto con magistrati, avvocati, medici, professori universitari e rappresentanti delle forze dell’ordine, giunge a conclusione la seconda annualità del progetto “Educazione alla Legalità”. Si tratta di un percorso fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra nell’ambito del protocollo di intesa stipulato nel luglio 2017 che ha visto coinvolti, oltre il Comune di Santa Maria Capua Vetere quale ente promotore, numerosi partner quali la Curia Arcivescovile di Capua, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la Procura della Repubblica, la Sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati, l’Ufficio di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, il Centro di Giustizia minorile, la Questura di Caserta con il commissariato della Polizia di Stato, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e tutte le dirigenze degli istituti scolastici comprensivi e superiori della città. Da quest’anno il protocollo è stato inoltre esteso anche all’Asl Casera e all’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Caserta.

Il ciclo 2018/19, anche questo coordinato dalla consigliera Edda De Iasio,  dal dottor Oscar Bobbio, dal presidente della Commissione Trasparenza del Comune Maria Leonardi Uccella e dall’avvocato Giuseppe Simeone, ha affrontato un tema particolarmente sentito tra le nuove generazioni, ossia quello delle “dipendenze giovanili” da intendersi a 360 gradi.

L’appuntamento conclusivo, aperto soprattutto ai genitori dei tantissimi ragazzi coinvolti, è per sabato 18 maggio (ore 16.30) presso la Fondazione FEST (Scuola di Formazione Forense) in via Lussemburgo.