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Napoli – Alle 18 erano oltre 200 i tamponi salivari raccolti per cercare un donatore compatibile con il piccolo Gabriele, il bimbo napoletano di 18 mesi affetto da una sindrome congenita rarissima che conta solo 20 casi nel mondo. Lui è il primo caso in Italia. Si tratta di dell’anemia sideroblastica (SIFD), malattia che comporta l’immunodeficienza delle cellule B, febbri periodiche e ritardi dello sviluppo.

Dalle 9 di questa mattina e fino alle 20 (facile prevedere il superamento di quota 300 tamponi), in piazza Dante l’associazione donatori di midollo osseo (ADMO) ha allestito tre gazebo per consentire a ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni di sottoporsi al test del tampone. Michele Franco, presidente ADMO Campania, fa il punto della situazione: “Giornata eccezionale a prescindere dai numeri perché oggi è una giornata lavorativa, mesi fa con Alex (l’altro bimbo che vide la città di Napoli mobilitarsi, ndr) era invece un giorno festivo. C’è stata grande informazione e soprattutto sensibilizzazione. E’ importante parlare delle nostre iniziative perché siamo sempre alla ricerca di donatori”. 

L’appello lanciato dai genitori di Gabriele, Mena e Cristiano, è stato raccolto dall’amministrazione comunale di Napoli che ha patrocinato l’iniziativa. Tanti i ragazzi che tra un corso e l’altro all’Università o durante una pausa lavorativa, si sono presentati agli stand dell’associazione ADMO per sottoporsi al test. “E’ sempre importante farlo e soprattutto capire cosa fa la nostra associazione” spiega il presidente Franco che poi aggiunge: “Nei giorni scorsi altri due giovani campani, uno napoletano e un altro salernitano, hanno donato il midollo a coetanei di Firenze e degli Stati Uniti”.