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Torre Annunziata (Na) – Fuga finita, il ras del Vesuviano catturato al rientro in Italia di rientro da un viaggio all’estero. I carabinieri del nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno individuato e tratto in arresto Giuseppe Chirico, 29 anni, latitante dal gennaio dello scorso anno e inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi.
 
Fino ad oggi Chirico, appartenente alla famiglia Scarpa di Terzigno, affiliata al clan Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata, ed era riuscito a sottrarsi all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti dal gip del Tribunale di Napoli, in quanto ritenuto elemento di spicco di un’organizzazione criminale specializzata nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione andata a segno ogni giunge a coronamento di un’attività d’indagine avviata nell’ottobre 2018 sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha consentito, attraverso il monitoraggio delle abitudini e degli spostamenti dei suoi familiari e conoscenti, di stringere sempre più il cerchio intorno al latitante. L’arrivo del periodo estivo e vacanziero ha indotto gli inquirenti ad aumentare gli sforzi investigativi, nella convinzione che anche Chirico si sarebbe potuto concedere un periodo di relax, abbassando così il suo livello di attenzione e le sue spasmodiche cautele.
 
Nel frattempo, l’ipotesi che Chirico avesse adottato una falsa identità si è andata sempre più radicando nella mente degli investigatori, fino a giungere a diventare certezza quando, grazie a riscontri incrociati e all’acquisizione di filmati di videosorveglianza, è emerso il nominativo utilizzato dal medesimo latitante quando aveva necessità di fornire i propri dati. Il monitoraggio dei voli aerei nazionali e internazionali ha rivelato che, servendosi della sua falsa identità, Chirico avesse per un breve periodo soggiornato all’estero. Al momento del suo rientro in Italia, all’aereoporto di Ciampino, il latitante ha trovato ad attenderlo i carabinieri della Sezione “Catturandi” di Torre Annunziata che, nascosti tra la folla, hanno individuato il ricercato tra i passeggeri in arrivo da Norimberga. La successiva perquisizione degli effetti personali di Chirico ha consentito di trovare la carta d’identità con le false generalità più volte utilizzate.