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Benevento – E’ stata presentata questa mattina presso la Camera di Commercio di Benevento la quarantacinquesima edizione di Vinestate, evento in programma a Torrecuso dal 29 agosto al primo settembre. Tra i relatori della conferenza stampa il Sindaco Angelino Iannella; la presidente della Federazione Italiana Sommelier, Veronica Iannone; il vicepresidente nazionale di Coldiretti, Gennarino Masiello; il presidente della Camera di Commercio, Antonio Campese; il presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori, Raffaele Amore; il presidente del Consorzio Sannio Tutela Vini, Libero Rillo; e la direttrice territoriale della Confederazione Nazionale dell’artigianato, Annarita De Blasio. 

Tanti i temi trattati nel corso della conferenza. Quella alle porte sarà la prima edizione di Vinestate dell’amministrazione Iannella: “Questa edizione vuole incarnare lo spirito che contraddistingue la Città del Vino. Siamo orgogliosi di far parte dei cinque comuni che la compongono. Abbiamo pensato a una doppia manifestazione; nelle piazze ci saranno le cantine, nel castello ci saranno solo cantine doc e docg che avranno una loro postazione per stare a contatto con gli esperti di vino che verranno a farci visita. E infine gli show-cooking da non perdere. Quest’anno avremo 23 cantine, non succedeva da tantissimo tempo”.  

Ci sarà inoltre un seminario riservato ai bambini, come illustrato da Veronica Iannone: “Abbiamo apprezzato la volonta del comune di dare un’identità diversa alla manifestazione. Gli stand sono aumentati ma sono ancora pochi. E non perché gli attori della provincia non sono stati coinvolti, ma perché manca ancora la volontà dei produttori di fare sistema – ha dichiarato la presidente provinciale della FIS ;  abbiamo voluto coinvolgere anche i bambini, per formarli con la giusta mentalità, che non deve essere quella di paese, chiusa all’interno dei confini territoriali, ma aperta a nuovi obiettivi e nuove frontiere. Sono loro i consumatori del futuro, è importante averli come riferimento”. 

Grande rilevanza avrà anche l’artigianato, come spiega il direttore territoriale del Cna Annarita De Blasio: “Credo sia una delle prime volte in cui l’artigianato trova così ampio spazio in un evento legato al vino. Abbiamo dato vita a prototipi di bottiglie che esaltano il connubio tra la ceramica e il vino”. 

Gennarino Masiello, in rappresentanza di Coldiretti, ha indicato ancora una volta la strada da seguire: “Il vino deve essere il cavallo di battaglia di questa provincia, che ha un bisogno impellente di fare rete”. Poi spazio a una nuova iniziativa: “Ai cittadini piace vivere momenti conviviali come quello di Torrecuso, mi sto adoperando per introdurre a Vinestate anche l’utilizzo del sigaro toscano, fatto con prodotti del Sannio, per abbinarlo al vino in un momento all’insegna della meditazione. Bisogna sperimentare nuove strade”. 

Libero Rillo, del Consorzio Sannio Tutela Vini, auspica che il calendario degli eventi in programma nel Sannio venga unificato: “Tutti gli eventi del nostro territorio andrebbero inseriti in un unico programma, perché se vogliamo che la nostra provincia cresca, dobbiamo ragionare, per l’appunto, da provincia. Non si deve badare unicamente al proprio orticello, perché altrimenti i nostri comuni saranno sempre meno popolati”. 

L’intervento finale di Antonio Campese ha invece una vena polemica: “I nostri prodotti non sono inferiori a quelli del Piemonte. Ho lavorato per tre anni a stretto contatto con la produzione vitivinicola di Alba, e vi posso assicurare che non c’è molta distanza tra noi e loro in termini di qualità. Il solco è scavato dalle infrastrutture, dal modello territoriale che dalle nostre parti è assente, a partire dal comune capoluogo”. Poi sugli autovelox: “Ce ne sono nove nel giro di 12 chilometri, è impensabile una cosa del genere. Un turista che viene a Torrecuso per Vinestate rischia di conservare non il ricordo piacevole del vino e dei prodotti tipici, ma di una multa salata da pagare”.

Infine, sempre Campese: “E’ apprezzabile educare i bambini e formarli alla degustazione e ai sapori dei nostri vini, ma servirebbe prima di tutto educare gli esercenti. Non è possibile che i commercianti locali non privilegino i nostri prodotti a discapito di quelli che provengono da fuori regione. Così non valorizziamo nulla, occorre prima di tutto una svolta culturale”. 

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DI VINESTATE