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Benevento – La situazione bullismo e le violenze legate alla movida tra i giovani a Benevento città è all’attenzione della cronaca delle ultime settimane. Una situazione latente che sta prendendo sempre più corpo a partire dal consumo di alcol nel centro storico da parte di minorenni e gruppi di ragazzi con minacce a coetanei con pugni e richieste di denaro. Non basta, il fenomeno in espansione anche nelle scuole, ha indotto alcune mamme della Scuola Media Sant’Angelo a Sasso a non far entrare i figli a scuola a causa dei comportamenti da bulli di alcuni coetanei.

La vicenda raccolta dalla collaboratrice sannita del Garante per l’Infanzia ed Adolescenza dott.ssa Vittoria Principe, è stata ripresa dal garante stesso prof. Giuseppe Scialla che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “E’ nostro dovere monitorare i territori su questioni legate al delicato mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Pertanto, raccogliamo come Ufficio, su istanza della nostra collaboratrice sannita, il grido d’allarme sulla questione che parte negli ultimi giorni dalla città di Benevento. Sicuramente la scuola è in prima linea nell’individuazione e nel contrasto degli episodi di bullismo attraverso le Linee di orientamento per il contrasto al bullismo (nota MIUR n 2519, aprile 2015) che impongono alla stessa di adottare misure atte a prevenire e combattere tali fenomeni, tutto ciò ovviamente in stretta collaborazione con altro nucleo educativo che è la famiglia che deve non solo educare i propri figli, ma soprattutto vigilare sui loro comportamenti.

Per quanto riguarda la nostra operatività nel corso di un convegno a Montecitorio, promosso qualche tempo fa dall’Autorità Garante Nazionale, è stato lanciato il progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie sulla mediazione tra pari, cioè tra ragazzi. Siamo convinti che i conflitti siano endemici e bisogna imparare a gestirli fin da piccoli piuttosto che apprendere quest’arte da grandi. Inoltre per la questione emersa a Benevento, confermiamo la nostra disponibilità ed impegno ad intervenire, laddove di competenza, per sostenere le Istituzioni Scolastiche e le famiglie”.