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Napoli – La ritengono una nomina inaccettabile quella di Pietro Loia a garante dei detenuti di Napoli, voluta dal sindaco Luigi de Magistris e dall’assessore Alessandra Clemente. “Un ex detenuto nel carcere di Poggioreale per reati quali spaccio di stupefacenti, a garante dei detenuti per la città di Napoli? Assurdo”. Lo dicono il presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale campano Ciro Auricchio. “Pur considerando l’ideologia politica del nostro Sindaco alquanto sui generis non riusciamo a comprendere come sia stato possibile sostenere questa nomina”. Moretti e Auricchio ricordano che tra i requisiti previsti dall’avviso pubblicato dal Comune di Napoli per la nomina di un garante dei detenuti cittadino figurano anche “la comprovata formazione e competenza in materia di scienze giuridiche ed integrità morale”. “Molti lo ricordano per le denunce contro la Polizia Penitenziaria e la cosiddetta ‘cella zero’, – dicono ancora i due sindacalisti – altri lo riconoscono come ‘sindacalista’ dei parcheggiatori abusivi di Napoli che si sono costituiti come associazione dei “Ex Don”. Ci aspettavamo che la scelta ricadesse su un operatore già impegnato nel sociale, ma con competenze specifiche ed adeguata formazione professionale come da delibera relativa al bando, delibera che tra i requisiti contempla, tra l altro, anche l’integrità morale”.
 
Non riusciamo davvero a comprendere – concludono Moretti e Auricchio – perché nella maggior parte delle città italiane siano stati nominati quali garanti cittadini avvocati, esperti di diritto, dirigenti penitenziari, professori universitari nel rispetto dei requisiti previsti dai relativi bandi mentre il Comune di Napoli abbia fatto una nomina a dir poco ‘alternativa e ribelle’, non conforme ai requisiti prescritti e, pertanto, verosimilmente frutto di strategie politiche, con effetti pericolosamente destabilizzanti per le carceri napoletane”