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Napoli – Notte di pura follia a Napoli. La protesta dei commercianti contro il lockdown annunciato dal Governatore De Luca si trasforma in guerriglia urbana. Città completamente in tilt e scontri sotto il palazzo della Regione a Santa Lucia.

La sommossa fa il giro del mondo. Numerosi i giornali esteri che questa mattina hanno dedicato almeno un articolo per i fatti accaduti nel capoluogo campano.
Dalla Bbc al The Telegraph nel Regno Unito, passando per Le Figarò in Francia fino agli Stati Uniti dove oggi Napoli campeggia sul noto Washington Post.

Alcuni hanno lanciato fumogeni e petardi – spiegano dalla Bbc, il principale emittente televisivo britannico – la polizia ha risposto con gas lacrimogeni. La folla, prevalentemente giovane, ha sfidato il coprifuoco”.

Tutto era partito nel pomeriggio di ieri, 23 ottobre, quando alcuni commercianti nostrani avevano indetto una mobilitazione al Centro Storico contro il coprifuoco che sarebbe dovuto partire ieri in tutta la Campania. Ma dopo la diretta del Governatore, Vincenzo De Luca, che nel pomeriggio annunciava la volontà per un imminente nuovo lockdown su tutto il territorio regionale è scattata la miccia della rivolta.

Alla protesta dei commercianti si è unito così un marasma di antagonisti, stufi ed inferociti delle restrizioni anti-covid. Così quella che doveva essere una “mobilitazione pacifica” è scaturita in una vera e propria guerriglia urbana.

Cassonetti ribaltati ed agenti feriti. Attacchi contro le auto della polizia ed i celerini in presidio sotto Palazzo Santa Lucia che, alla meglio, hanno cercato di respingere i manifestanti. Una città sotto assedio per l’intera notte ed oggi Napoli torna al centro della cronaca internazionale, ma nessuno ne dovrebbe andar fiero.

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