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Benevento – “Quello che si sta verificando da alcuni giorni all’interno dell’alveo del fiume Calore è uno scempio senza precedenti, è stata in buona parte rasa al suolo la vegetazione arbustiva ed erbacea sulla sponda sinistra del fiume, con l’abbattimento di molte specie arboree e la conseguente distruzione di nidi e tane di numerose specie faunistiche protette, tra le quali la nitticora (Nycticorax nycticorax), la garzetta (Egretta garzetta), il martin pescatore (Alcedo atthis), ecc. Si tratta di un vero disastro ambientale, consumato in pieno giorno e in pieno centro urbano, in totale dispregio alla Direttiva Europea 2009/147/CE”. Così in una nota Giovanni Picone, Presidente del Club di Benevento degli Amici della Terra. 
“Va precisato che la vegetazione ripariale svolge un importante funzione per il mantenimento dell’integrità dell’ecosistema fluviale, tra l’altro anche i Piani di Bacino in relazione alla riduzione del rischio idraulico, prescrivono che il controllo della vegetazione dovrebbe essere effettuato dietro una dimostrata necessità, con tagli selettivi e rispettosi dell’ambiente fluviale, mentre invece i lavori commissionati dal Settore Lavori Pubblici del Comune di Benevento, stanno operando senza alcun criterio e distruggendo completamente l’habitat fluviale, creando un danno anche al paesaggio e alla biodiversità che durerà nel tempo, oltre ad arrecare disturbo e sofferenza all’avifauna che durante questo delicato periodo primaverile è nella fase di nidificazione. 

E’ davvero incredibile – conclude Picone – che a Benevento si dimostri una mancanza di un senso civico di rispetto dell’ambiente e dei valori faunistici, gli amministratori responsabili di tutto ciò dovrebbero passarsi una mano sulla coscienza per non aver fatto nulla per fermare questa pratica eticamente condannabile e non rispettosa delle direttive comunitarie”.