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Napoli – Libero De Rienzo se ne è andato. Un malore improvviso ha portato via nella notte l’attore napoletano a soli 44 anni. Figlio d’arte, suo padre Fiore è stato aiuto regista di Citto Maselli e autore Rai, Libero aveva vinto il Davide di Donatello nel 2002 con “Santa Maradona”. Tra i film indimenticabili di cui è stato interprete c’è ” Smetto quando voglio” del 2014 e ” A Tor Bella Monaca non piove mai” del 2019.

La Rai oggi vuole rendergli omaggio, mandando in onda già nel primo pomeriggio, su Rai3 “Smetto quando voglio”, storia corale e divertente del regista Sidney Sonnino che vede De Rienzo protagonista assieme a Edoardo Leo, Stefano Fresi, Pietro Sermonti, Valeria Solarino e altri ancora, in una commedia brillante con al centro un gruppo di ricercatori disoccupati, che per uscire dall’empasse lavorativa, decide di produrre Smart Drugs. Anche RaiPlay ricorderà l’ attore scomparso prematuramente, nell’offerta Cinema con 4 dei suoi film più noti: “Smetto quando voglio – Ad Honorem”; “Smetto quando voglio – Masterclass”; “Una vita spericolata”; “Ho ucciso Napoleone”. 

Domenico Dinoia, presidente Fice – Federazione Italiana Cinema d’Essai, in merito all’improvvisa morte del giovane attore e regista italiano ha dichiarato: “La prematura scomparsa di Libero De Rienzo è un colpo al cuore per tutto il cinema italiano, una notizia che atterrisce e che provoca in tutti noi, operatori del settore, un forte senso di sgomento e smarrimento”. 

“Con lui – continua Dinoia – il cinema italiano perde uno dei migliori talenti della nuova generazione, attore – ma non solo – capace di spaziare dalla commedia al genere drammatico, financo alla televisione, grazie alle sue doti non certo comuni”. “Per chi ha avuto l’onore, come il sottoscritto, di conoscerlo personalmente nel 2006 attraverso l’assegnazione del premio Fice come migliore regista emergente per il suo suggestivo esordio Sangue – La morte non esiste, la perdita di De Rienzo rappresenta un dolore ancora più difficile da sanare”. “Quasi inutile – sottolinea il Presidente Fice – rievocare i successi di un volto che ormai era parte di noi: solo per citarne alcuni, dall’esordio in La via degli angeli di Pupi Avati a Santa Maradona, che lo consacrò al pubblico italiano, senza ovviamente dimenticare quello che probabilmente è stato il suo apice, ossia Fortapàsc di Marco Risi, in cui diede sfoggio di tutto il proprio talento ripercorrendo il tragico finale del giornalista Giancarlo Siani”. “La Fice – conclude Dinoia – unitamente alla grande famiglia del cinema d’autore, esprime le più sentite condoglianze ai familiari di Libero De Rienzo, e partecipa con loro al dolore per la sua perdita”.