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Avellino  – Il parlamentare irpino di Sinistra Italiana, Giancarlo Giordano, interroga il governo a proposito della convenzione stipulata nel 2013 tra MIUR e la società “Poste Italiane S.p.A”, con cui è stata istituita una “Carta dello studente” per concedere, tra l’altro, agevolazioni in materia di acquisti di beni e servizi strumentali relativi alle attività scolastiche.
«Il suddetto strumento nel tempo si evoluto in una Carta di pagamento ricaricabile che pur non essendo regolata da obbligazioni contrattuali presenta servizi finanziari riconducibili alla funzionalità di una carta di credito. La carta denominata “Io studio postepay” riporta i marchi del “MIUR” e di “Poste Italiane” e consente di fare acquisti presso tutti i negozi ed i siti internet accreditati al circuito Visa/Visa Electron per un massimo di € 2.500, nonostante autorizzi presso tutti gli ATM Postamat e Visa; prelievi fino a 1.000 euro l’anno; il foglio illustrativo della “Postepay” non si limita a fornire informazioni su agevolazioni, sconti e servizi, ma anche su come effettuare pagamenti in tutti negozi nonché i siti di e-commerce che accettano carte Visa; gli studenti (anche se minorenni) si sono visti recapitare la card già intestata non al proprio domicilio attraverso il servizio postale ma direttamente in classe, grazie ai dati sensibili che evidentemente il MIUR ha fornito a Poste Italiane e delegando alla multinazionale del credito il rapporto informativo che gli era dovuto; la suddetta card trasforma degli adolescenti in potenziali clienti nonchè in consumatori globali, potendo essere implementata rispetto ai tetti di spesa, e, a parere dell’interrogante, può fungere da “cavallo di Troia” per far accedere ai propri benefici il resto della famiglia considerata la vasta gamma di terminali commerciali raggiungibili; tale sistema crea, inoltre, una prevedibile doppia disparità di trattamento verso quegli studenti meno abbienti che solo difficilmente potranno ricaricarla, rispetto ad altri loro coetanei più fortunati, e che saranno esclusi dalle stesse agevolazioni finanziarie di acquisto che, invece, saranno consentite a chi ha più capacità di spendere; la “Carta dello studente” concepita per fornire agevolazioni in sede di acquisti di beni e servizi strumentali relativi alle attività scolastiche, si è rivelata nei fatti una carta di credito per tutta la famiglia, e che a tutti gli effetti vede trasformati gli studenti in potenziali clienti di trascinamento di “Poste Italiane”; quale iniziativa urgente intende intraprendere per far si che le legittime agevolazioni riservate agli studenti per le loro reali esigenze scolastiche abbiano corrispondenza rispetto alle finalità originarie del Progetto del MIUR; se non sia opportuno predisporre forme più dirette e corrispondenti di agevolazione economica per le famiglie, con particolare riguardo al caro libri, perseguendo il principio costituzionale della capacità contributiva attraverso il coinvolgimento degli enti locali, ed adottando una politica di contenimento dei costi che parta dal controllo editoriale scolastico, incluso quello relativo alle nuove adozioni di libri di testo».