
Benevento -“Siamo disposti a chiudere. Siamo veramente stufi“. Gli esercenti dei bar e dei luoghi di ritrovo non ci stanno rispetto alle accuse loro rivolte per via della movida e delle conseguenti polemiche per le intemperanze dei partecipanti.
Nel corso di una riunione questo pomeriggio, in un locale del centro storico, i titolari dei bar hanno voluto rispondere alle novità emerse dalla mattinata. Degli esercenti del centro storico, riuniti d’urgenza, mancavano all’appello solo 5 locali della zona.
Non piace ai titolari l’idea dell’aumento dei controlli, da parte delle Forze dell’Ordine, nel fine settimana e soprattutto l’idea di non poter lavorare in maniera tranquilla e serena. Probabilmente la provocazione lanciata questo pomeriggio potrebbe concretizzarsi il prossimo fine settimana se ci saranno intemperanze.
Gli esercenti alzano la voce e Gino Cocozza ha voluto lanciare una provocazione in merito alla chiusura. I titolari vogliono un segnale distensivo da parte dell’amministrazione comunale. In serata si è avuto anche un contatto telefonico con l’assessore comunale al Commercio, Oberdan Picucci, per tentare una mediazione. “Siamo una città senza contagi da quindici giorni. Occorre attenzione e controllo ma non repressione”, ha sottolineato Cocozza.
Agli esercenti non piace nemmeno il divieto di asporto dopo le ore 22:00 e hanno invitato tutti i colleghi ad attenersi alle disposizioni di legge, e chiudere alle 2:00. Infatti a loro giudizio, non tutti i locali del centro storico chiuderebbero a quell’ora, e quindi si creerebbe la cosiddetta concorrenza sleale.
*Foto di repertorio
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