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Avellino – Ad un anno di distanza  dalla scomparsa di Chiara Vittoria, la più giovane vittima del Covid-19 in Irpinia, i genitori hanno piantato un ulivo nell’aiuola di fronte al Covid Hospital dell’Azienda “San Giuseppe Moscati” di Avellino nel ricordo della figlia volata troppo presto in cielo. Dapprima la  Santa Messa in suffragio di Chiara. 

La famiglia ha scritto una lettera, ecco alcuni passaggi: “Tu, così tanto minuta ma grandissima insegnate di vita al punto tale da aver da insegnare persino ai grandi professori della scienza medica cose che prima non aveva mai conosciuti, tu che sei stata così tanto unica per loro e così tanto più importante per noi ci hai insegnato a conoscere un altro, il tuo, un mondo speciale.

Amore mio oggi avresti avuto 18 anni e  mezzo e anche se già da un anno non sei più fisicamente con noi continui ad insegnarci ancora tantissimo, ci insegni a superare i dolori, quelli più profondi. Tu ci insegni che la stanchezza non è un segno di debolezza, ma è la dimostrazione di tenacia di chi ha troppo combattuto e continua combattere con tutte le proprie forze ogni giorno. Tu ci insegni a non arrenderci mai e di continuare sempre a lottare per te i per noi stessi”.