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Avellino – A distanza di nove anni dall’inaugurazione il “Moscati” di Avellino rischia la chiusura. La struttura di “Contrada Amoretta” non ha ancora ottenuto dal Comune l’autorizzazione sanitaria completa all’esercizio dell’attività. Il più grande ospedale dell’Irpinia non ha i requisiti igienici e strutturali. Ad oggi rischia la chiusura da parte dell’ufficio sanitario di Palazzo di Città, oppure si passerà ad un’ispezione da parte dei Nas.

La commissione tecnica multidisciplinare dell’Asl, ad oggi, non ha ancora consegnato il parere igienico-sanitario conclusivo rispetto all’idoneità di tutti i reparti. Negli ultimi nove anni sono stata autorizzate solo tre unità operative. Il nastro della memoria deve essere riavvolto sotto l’amministrazione guidata da Paolo Foti. I tre reparti in questione sono il servizio immuno-trasfusionale, il centro di Procreazione medicamente assistita di secondo livello e l’unità di Radioterapia. Nei prossimi giorni dovranno essere valutate le condizioni, ma fino ad allora regnerà l’incertezza totale.