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Avellino – Esame superato. L’Avellino ingordo, quasi cannibalesco, annichilisce il Cassino. E soprattutto riscopre il giusto atteggiamento in campo dopo la prova poco piacevole contro il Città di Anagni. Al di là del risultato rotondo (3-0) la formazione Corrado Urbano tesse buone trame di gioco, ma alla lunga e soprattutto nella ripresa viene fuori l’Avellino.

Al contempo, i lupi, devono ringraziare capitan Morero per l’intervento prodigioso al 39′ del primo tempo sulla conclusione da pochi passi di Prisco. Nel secondo tempo, invece, l’Avellino torna in campo con una verve diversa. Sessanta secondi sul cronometro bastano per il vantaggio segnato da Tribuzzi. Partita aperta che favorisce i ragazzi di mister Archimede Graziani. In più nel mezzo ci si è messa l’espulsione di Brack che ha spalancato le porte all’Avellino per la quarta vittoria su cinque gare giocate. Un risultato che permette ai lupi di blindare il primo posto in classifica con due punti di vantaggio sul Lanusei.

Il principio di Archimede – “I moduli non fanno vincere le partite, gli atteggiamenti sì”. E’ stato questo il leitmotiv del tecnico dell’Avellino, Archimede Graziani. Al di là di questo, Graziani, è tornato sulle parole di domenica scorsa, che hanno fatto storcere il naso a qualcuno per i toni coloriti. “Siccome c’è tanta falsità in giro i miei modelli di allenatore sono Mazzone, Scoglio e Cosmi” ha chiosa il tecnico di Carrara. E’ pur vero che le parole del post gara contro il Città di Anagni hanno fatto scattare la scintilla nel gruppo. Il metodo, antico ma sempre attuale, del bastone e la carota oggi più che mai si è rilevato essere risolutivo.

La passione non conosce categoria – Cadere non è morire“. Recitava così lo striscione apparso ieri in Curva Sud da parte del gruppo Viking Juve ospite dei supporters biancoverdi. Ebbene sì. Dopo la lunga estate tormentata tra ricorsi e tribunali, l’Avellino pallonara, non ha mai smesso di innamorarsi di quella sfera che rotola sul manto verde. 3600 spettatori (tra abbonati e non) hanno riempito le gradinate della struttura di Via Zoccolari. Non vi erano dubbi su una tifoseria, che al di là della categoria, ha sempre dato il suo massimo supporto ai colori biancoverdi.

Le pagelle – Lagomarsini 6, Nocerino 6 (dal 23′ Patrignani 6), Morero 7, Dondoni 5.5, Parisi 6.5, Gerbaudo 6, Matute 5.5., Tompte 5 (dall’11’ Carbonelli 6), Ventre 5.5 (dal 28′ Mentana 5.5), Tribuzzi 7 (dal 35’st Acampora s.v), Sforzini 7. All.: Graziani 6.5.