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di Fulvia Varaldo

Con la  gara dei bambini entra nel vivo il Palio della Botte, l’evento che si conferma tra i più attesi nell’ambito delle manifestazioni per il ferragosto.
L’appuntamento è per le 19.00 presso la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli  a Corso Umberto. E saranno le sette contrade dei bambini a disputarsi l’ambito premio e a dare vita alla giostra. Si tratta in pratica di  far rotolare una botte di legno con una spranga di ferro. Le fonti popolari riferiscono che il palio , risalente al 1500, rappresenta il saluto del popolo all’arrivo dei Caracciolo nella città di Avellino, e l’occasione  per celebrare il ritrovamento dell’affresco della Madonna di Costantinopoli in contrada Tuoppolo. Si tratta della rievocazione di una usanza che vedeva bottaioli  e tinai sfidardi lungo la via della Puglia.

A farsi carico della manifestazione è l’instancabile Don Emilio Carbone che ha voluto sottolineare anche l’importanza dell’iniziativa che rappresenta un momento di aggregazione e di socializzazione per la comunità.  Collaborano, infatti, a realizzare l’evento, che si articola in tre giornate, tutte le famiglie dei partecipanti e che frequentano la parrocchia.Tutto si svolge in costumi d’epoca; a precede di volta in vola il Palio i diversi momenti dedicati alla riscoperta del centro storico con le visite guidate, e delle origini con musica e canti. Come sempre la parte spettacolare è affidata agli sbandieratori di Cava dei Tirreni e delle Torri Metalliane, e ai Giullari di spade. Ad avviare le serate ci sarà il Corteo storico che parte dalla Casina del Principe che era, appunto, la sede dei Caracciolo quando si trasferivano ad Avellino.