Avellino – E meno due dal derby contro la Salernitana. L’Avellino, dopo la mancata disputa del match contro il Bari (leggi qui), domenica pomeriggio affronterà i granata all’Arechi. Walter Novellino ha suonato la carica in vista della stracittadina tutta campana. “E’ una partita che si carica da sè – ammette il tecnico dei lupi – Ognuno dei ragazzi ha la consapevolezza di quanto è importante un match del genere. Per noi, marzo, è un mese importante soprattutto per archiviare il discorso salvezza”.
“Devo essere io bravo a non dare pressione ai ragazzi ma motivazioni positive – continua Novellino – Il nostro obiettivo è dare continuità ai risultati ottenuti fin qui. Ogni partita bisogna caricala come se fosse un derby. In questo momento ci preme arrivare quanto prima alla quota salvezza che oscilla sui cinquanta punti”. “Colantuono è un caro amico ci ritroviamo spesso, ma stavolta voglio fargli uno scherzetto, ora più che mai ci aspetta un mese decisivo”.
Astori – “E’ stata una settimana difficile per la scomparsa di Davide. Ci ha segnato tanto. So bene che Lezzerini e Ardemagni si sono recati a Firenze per salutarlo, doveva esserci anche D’Angelo ma per problemi di treni non è potuto partire”.
Il punto sull’infermeria – “Rizzato e Castaldo saranno tra i convocati – ammette Novellino – Ma l’ultima parola passerà ai dottori. Devo essere sincero, Morosini, mi ha sorpreso in meglio. Devo ricredermi sulle parole dette la scorsa settimana. Se fosse per me lo butterei dentro anche domenica (ride, ndr.). Abbiamo recuperato al meglio anche Migliorini e Di Tacchio. E soprattutto Gavazzi che la scorsa settimana era in dubbio”.
Modulo – “Il 4-2-3-1 può essere una soluzione. E’ un modulo che conoscono bene tutti. Sprocati? Non temo la Salernitana o Sprocati anche io posso contare su una squadra di grande di individualità da Molina ad Asencio fino ad Ardemagni“. “L’assenza di D’Angelo peserà anche per lui che voleva esserci in una sfida del genere. Cabezas? Sono la persona meno adatta, bisogna chiedere alla società”.
Tifosi – “Ci seguiranno in massa (2000, ndr.) e sono convinto che saranno un valore aggiunto. Vorrei dargli una grande gioia. Hanno bisogno di fiducia per riportarli al Partenio-Lombardi. Sono unici, non se ne trovano così in Italia”.
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