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Avellino – “Le attività non sono in discussione, c’è una programmazione in corso, però è fondamentale capire e decidere cosa vogliamo da Sistema Irpinia. E’ un tema molto importante perché attiene una modifica dello statuto immaginare una effettiva partecipazione del privato, l’idea iniziale era questa”. Così il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane che rilancia  la Fondazione istituita per rafforzare il turismo nelle aree interne.

“E’ uno statuto che è un ibrido – spiega Buonopane – Che non consente aperture non consente di fare un percorso anche verso il terzo settore. Nasce come una fondazione pubblico/privato però di fatto non non lo è. Un tema importante e poi c’èla vicenda dei ragazzi impegnati sugli Hub si sono create delle aspettative. Non è mia intenzione di smantellare questo impianto.  Mi sono preoccupato, in maniera responsabile, di immaginare un futuro per questi ragazzi. Per questo, abbiamo inserito un nuovo step di carattere formativo: la possibilità di accedere al profilo di direttore di agenzia turistica“. “Sullo sfondo le attività che stiamo mettendo in campo a partire da Destinazione Irpinia – afferma l’inquilino di Palazzo Caracciolo – Che sarà presentato a Napoli alla Borsa del Mediterraneo del Turismo dal 16 al 18 marzo prossimo”.

“Viviamo in un territorio straordinario – spiega, Sabino Basso presidente della Fondazione Irpinia – E’ un piccolo grande aspetto che conosciamo in pochi, ora dobbiamo renderlo visibile ma soprattutto informare chi è fuori dalla nostra provincia. Questo è un territorio che ha delle caratteristiche particolari che possono consentire di portare le persone in Irpinia. Ci sono diversi argomenti che vanno caldeggiati – dice Basso – Tra questi l’enoturismo, ci sono i cammini o lo sport. Tutte caratteristiche vanno verso un luogo ecologico. E’ un vero asset per richiamare il turismo”. “In questa ottica – conclude – Personalmente ho organizzato una enomaratona in programma tra il 27 e il 28 maggio nei comuni di Montefusco e Taurasi, pensata per chi viene a correre per farli rimanere almeno una notte in Irpinia. Non solo il mordi e fuggi, solito”.