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È morto per le ferite riportate dopo una caduta da 5 metri d’altezza Carlo Clemente, 36enne di San Martino Valle Caudina, coinvolto ieri in un incidente mentre era intento nei lavori di posizionamento di un metanodotto in una zona al confine tra i territori di Orvieto e Castel Viscardo, in provincia di Terni.

Il 36enne, dipendente della Ispea (una ditta che lavora in subappalto per la Snam), secondo le prime ricostruzioni, durante i lavori, si sarebbe trovato in piedi sul margine dello scavo, realizzato per interrare le condotte del metano nell’area del fosso di Romealla, quando avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe precipitato nel vuoto cadendo con la testa in avanti. La sfortuna ha voluto che battesse il capo su una pietra sporgente dal terreno che non gli ha lasciato scampo.  I primi a lanciare l’allarme sono stati i colleghi che hanno richiesto l’intervento dei sanitari del 118. I soccorsi però sono stati inutili: Carlo è morto sul colpo. Il trauma cranico è stato fatale. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto, sono intervenuti i carabinieri e gli operatori della Usl per gli accertamenti del caso. La salma è ora a disposizione del magistrato di turno. Le indagini sono affidate al sostituto procuratore di Terni Marco Stramaglia che disporrà quasi certamente l’esame autoptico.

Il 36enne, sposato e padre di due bambini di nove ed undici anni, aveva festeggiato il compleanno lo scorso 7 dicembre ed era molto conosciuto in Valle Caudina. Il sindaco di San Martino Pasquale Pisano ha espresso il proprio cordoglio e quello della comunità alla famiglia e agli amici della vittima.