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«A pochi giorni dalla chiusura delle liste cominciano a trapelare i nomi dei possibili candidati alle elezioni politiche del 4 marzo e molte delle scelte non mi convincono. In queste ore, anche nel centrodestra irpino sembrano ripetersi gli stessi rituali di sempre all’interno delle segreterie di partito. Se dovessero essere confermate, queste scelte frenerebbero la volontà di rinnovamento dei movimenti civici che rappresentano una buona fetta dell’elettorato di centrodestra, ma che nessuno ha ancora interpellato». Così il capogruppo consiliare di “Liberamente Baiano” del Comune di Baiano, Carlo Mascheri, che ribadisce il suo appoggio a Sabino Morano, candidato di Fi.
«Io penso che in questa tornata elettorale il centrodestra, approfittando anche della contrapposizione mediatica con i 5 stelle, stia assoldando riciclati e decaduti che hanno a cuore solo l’opportunità di occupare poltrone e poca attinenza alle ragioni sociali dell’elettorato storico. Queste scelte, nel caso in cui fossero avallate dalle segreterie di partito, metterebbero in seria difficoltà noi uomini di destra a votare quei candidati perché la nostra è una cultura che ha particolarmente a cuore le ragioni sociali degli elettori e la coerenza dei rappresentanti politici.

Ci sarebbe bisogno di un rinnovamento per contrastare quella che è la proposta pentastellata che, nonostante la stampa stia cercando di mettere in cattiva luce, rappresenta il rinnovamento. A destra, in Forza Italia in particolare, questo rinnovamento viene ostacolato dalle solite logiche di palazzo, dalle decisioni prese fra pochi nelle segrete stanze. I nomi che circolano in questo momento mettono a nudo un deficit di visione politica e istituzionale che, se dovesse essere portata avanti, avrebbe gravi conseguenze negli ambienti di centrodestra. Le candidature non si improvvisano alla vigilia delle elezioni e i salti della quaglia non possono che danneggiare l’immagine di Forza Italia e di tutto il centrodestra.

Un partito liberale e liberista che non ascolta la propria base ha poco respiro. Ecco perché la scelta più logica e coerente per il centrodestra sarebbe la candidatura di Sabino Morano. Bisogna premiare chi c’è sempre stato, chi è stato sempre coerente, chi ha un reale radicamento territoriale e vive insieme a noi la crisi dei riferimenti istituzionali all’interno dei Comuni.

Sabino Morano è un combattente, da sempre impegnato nelle battaglie politiche della destra, oltre che un ricercatore di storia. E chi conosce la storia del nostro Paese ha un passo in più per governare un’istituzione. Io sono convinto che serva avere una buona conoscenza della storia, della geografia, della matematica e della filosofia per candidarsi a rappresentare il popolo italiano. La storia rappresenta la conoscenza di chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare; la geografia ci fa scoprire le risorse del nostro territorio; la matematica è razionalità e la filosofia è la conoscenza dell’evoluzione del pensiero. In Sabino queste peculiarità le ritrovo tutte e il suo è il profilo migliore che il centrodestra possa presentare in questa importantissima tornata elettorale. Credo che con la sua candidatura si possa finalmente avere un rinnovamento e un ritorno al raziocinio negli ambienti del centrodestra avellinese».