Sembrano sortire i primi effetti, almeno in termini di indagini, la pioggia di segnalazioni ed esposti presentati da alcuni consiglieri di opposizione del Comune di Avellino, affinché la Procura della Repubblica facesse luce su alcuni affidamenti definiti “sospetti”, e in generale sull’attività amministrativa portata avanti dalla giunta guidata dal sindaco Gianluca Festa.
E così, dopo il blitz della Finanza poco prima dello svolgimento della prova scritta di un Concorso bandito da Palazzo di città, poi i Controlli dei Carabinieri Forestali all’InfoPoint di Piazza Libertà, nella giornata odierna nuova acquisizione di atti a palazzo di città da parte dei Militari dell’Arma.
Nello specifico, su delega della Procura di Avellino, i Carabinieri del Nucleo Investigativo avrebbero acquisito alcuni atti relativi alle procedure messe in campo per gli eventi del “Summer Fest”. Nel mirino degli accertamenti ci sarebbero gli affidamenti diretti ad una società del capoluogo.
Le ipotesi di reato per cui procedono i magistrati di Piazza D’Armi, che avevano già richiesto altra documentazione agli uffici comunali e’ quella di Turbativa d’asta e abuso in atti d’ufficio.
Fari puntati della Procura di Avellino, in particolare, sul “concertone” del 16 agosto. Almeno tre le persone indagate, di cui non si conoscono i nomi, con l’ipotesi di turbata libertà degli incanti e abuso di ufficio per l’affidamento diretto dell’evento a un’agenzia di Avellino per 280 mila euro.
Secondo la denuncia dei consiglieri comunali di opposizione Nicola Giordano, Francesco Iandolo e Dino Preziosi, che sono stati anche ascoltati dal Procuratore capo, Domenico Airoma, l’agenzia East Side al momento dell’affidamento non era autorizzata a gestire eventi e spettacoli e soltanto successivamente avrebbe ottenuto la modifica del Codice Ateco.