Non c’è pace nel carcere di Avellino, dove si è verificata una violenta aggressione ad un Agente in servizio presso la Casa Circondariale irpina”. A dare la notizia è Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. La sindacalista spiega che, ad Avellino, “un detenuto, che qualche giorno fa aveva avuto problemi con la restante popolazione detenuta, era stato ristretto in una saletta situata nell’atrio dell’infermeria centrale.
La saletta in questione, che sembrerebbe non potersi considerare una vera e propria cella, sarebbe fra l’altro priva di bagno. Nella mattinata di ieri, il detenuto, dopo aver chiesto al poliziotto addetto alla vigilanza di poter andar al bagno, ha aggredito, in modo fulmineo, con pugni e calci un altro detenuto, che si stava recando in infermeria per ricevere la terapia. Anche il poliziotto penitenziario intervenuto nell’immediatezza per dividere i due detenuti è stato colpito al volto con una gomitata”.
“Siamo molto preoccupati per la sicurezza del penitenziario irpino visto che proprio oggi il personale di supporto del Gruppo Operativo Mobile è rientrato a Roma”, aggiunge “e la situazione della Casa Circondariale di Avellino finora, a nostro parere, ha avuto una situazione di calma apparente legata verosimilmente proprio alla presenza degli Agenti del GOM”.
“Se non si prendono interventi immediati si rischia di tornare indietro a qualche mese fa! Problematica anche la situazione della gestione del personale relativa alla programmazione dei servizi, finora supervisionata da un ispettore in missione mandato dal Dipartimento, che dovrebbe rientrare domani. Insomma, una situazione fin ora “commissariata” sia dal punto di vista della sicurezza che dal punto di vista amministrativo. Confidiamo in un radicale cambio di rotta da parte della nuova Direzione, affinché si possano prendere delle decisioni che aiutino a far superare questa situazione di stasi ed evitare di riportare l’istituto nel caos totale”, conclude Guacci.
“Ci si dovrebbe vergognare per come viene lasciato allo sbando il Personale di Polizia Penitenziaria, in condizioni insalubri, indecenti e vergognose: e invece non sembra fregare a nessuno come vengono trattati gli agenti ad Avellino e in Campania”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Stiamo parlando di poliziotti che fanno servizio in sezioni al limite (e oltre…) le condizioni minime di salubrità, che sono costretti a fare ore e ore di straordinario ogni giorno per far fronte ai compiti istituzionali, che non hanno neppure gli strumenti utili a garantire la loro stessa incolumità fisica, come può essere il taser”. “E’ sotto gli occhi di tutti un dato oggettivo: la situazione penitenziaria della Campania è sempre più critica”, conclude. Per questo, il SAPPE rinnova l’adozione urgenti di provvedimenti sotto il profilo della tenuta dell’ordine e della sicurezza interna.