Sabato 15 e domenica 16 giugno, la Collina della Terra, cuore del centro storico avellinese, si trasformerà in un grande teatro a cielo aperto in occasione della terza edizione della manifestazione “Collina dei bambinI”.
L’appuntamento con la kermesse dedicata ai più piccoli – organizzata dall’associazione Abellinum Civitas Selleczanum in collaborazione con il Comune, il Consorzio Percorsi, Irpinia Resiliente Diocesi di Avellino e diverse associazioni del territorio – si rinnova per il terzo anno consecutivo con una novità: la rievocazione storica dell’epoca rinascimentale in cui visse Maria de Cardona, personaggio illustre appartenente alla storia del capoluogo irpino. Nel 1513, la feudataria ricevette in eredità la contea di Avellino trasformando il Castello in una magnifica residenza gentilizia. Con lei la città visse un importante periodo di floridezza perché portò rinnovamento, rinascita industriale e commerciale nonché risveglio culturale. Ad ispirare la rievocazione storica il libro “I bianchi cigni e forse dolci” di Nicola Argenziano.
La manifestazione, che da tre anni dona sorrisi ai bambini della città valorizzando il centro storico, in particolare la Collina della Terra, e promuovendo le varie associazioni culturali locali, si aprirà alle ore 16.30 di sabato 15 giugno con un corteo degli sbandieratori e dei musici di Altavilla Irpina i quali partiranno da Piazza Libertà per raggiungere Via Duomo dove ci saranno laboratori – dislocati in tutte le sedi messe a disposizione dalla Diocesi e dal Comune di Avellino come la Chiesa di San Biagio e il Parco del Teatro Gesualdo – esibizioni e uno spettacolo di artisti di strada a cura di Lino’s Street Circus. Nella giornata di domenica 16 giugno, invece, oltre ai laboratori saranno proposti gli spettacoli teatrali “In Chorea” e “I bianchi cigni e forse dolci”.
“Abbiamo deciso di voler proporre un percorso che arrivi fino ai giorni nostri. In questo ci ha aiutato molto il libro di Nicola Argenziano, che ricalca la vita di Maria de Cardona la quale nel Rinascimento è stata contessa di Avellino” ha presentato così la terza edizione il rappresentante dell’associazione Abellinum Civitas Selleczanum Gianni Maffei, alla conferenza stampa, non a caso nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, presso la sala convegni della Camera di Commercio in Piazza Duomo. “Partendo dalla scelta del tema rinascimentale – ha aggiunto – abbiamo quindi pensato ai costumi e ai laboratori sulle armi e sugli attrezzi dell’epoca, che si uniscono a quelli già esistenti come il laboratorio dell’Unicef dedicato alle pigotte, che quest’anno saranno appunto in tema rinascimentale”.
Una due giorni di svago, teatro, musica e cultura che animerà il cuore del centro storico avellinese il prossimo weekend. Ma ’La Collina dei bambini’ è anche sensibilizzazione sulle problematiche riguardanti i minori e a ricordarlo, alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione, è Amalia Benevento, presidente del Comitato provinciale per l’UNICEF di Avellino: “UNICEF Italia quest’anno celebra il suo 50esimo anniversario e oggi diffonderà ufficialmente i dati del secondo rapporto sullo sfruttamento del lavoro minorile, redatto con la collaborazione dell’Università di Salerno. I dati riguardano la prevenzione dei rischi sul lavoro relativi ai minori a partire dall’età di 16 anni. Un tema da sempre attenzionato dall’UNICEF, che lo farà anche oggi presentanto dodici storie di bambini che attualmente sono costretti a lavorare, per prevenire e sanare questo disagio partendo dalla lotta alla povertà e all’abbandono scolastico”.
Nell’ambito de ’La Collina dei Bambini”, dalle 17.30 del 15 giugno si terrà il laboratorio creativo “Pigottiamo” a cura dei volontari e degli operatori del Servizio civile del progetto “Costruiamo il futuro dei bambini e dei ragazzi in Italia”. Saranno create pigotte in stile rinascimentale, le bambole di pezza diventate il simbolo del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, che potranno essere adottate per sostenere l’UNICEF nel suo compito di raggiungere ogni bambino in pericolo, portando vaccini, alimenti terapeutici, costruendo pozzi, scuole e fornendo assistenza.
Durante la due giorni, in collaborazione con la Diocesi di Avellino, la Chiesa di S. Maria di Monserrato sarà riaperta al pubblico per visite guidate su prenotazione. “La Diocesi ha sempre aperto le porte all’associazione Abellinum Civitas Selleczanum, la collaborazione parte da lontano con l’evento Maggio nei monumenti e manifestazioni teatrali all’interno della cripta del Duomo – ha raccontato Marino Nardiello, architetto e consulente della Diocesi di Avellino – negli anni successivi abbiamo approvato un protocollo d’intesa con il Comune proponendo un museo diffuso all’interno del centro storico. Un progetto che presentava elementi di spicco che sono stati restaurati, a differenza della Chiesa di S. Maria di Monserrato che non ha avuto questa fortuna. Negli anni ci sono stati dei tentativi degni di attenzione ma c’era la necessità di reperire fondi più importanti per interventi strutturali. Per la manifestazione riapriremo la chiesa e, nell’ambito della rievocazione, creeremo una realtà immersiva proiettando, attraverso le tecnologie moderne, le immagini delle vecchie tele per un risultato suggestivo”.
PER LE VISITE GUIDATE ALLA CHIESA DI MONSERRATO
Sabato 15:
Sera ore 18, 19 e 20
Domenica 16:
Mattina ore 11, 12, sera 18, 19 e 20
PER PRENOTAZIONI
Inviare messaggio whatsapp al 3485535089 indicando:
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