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Avellino – “Nessuna cordata dietro l’associazione – ammette Mario Dell’Anno – È il momento di uscire allo scoperto. Fin ad oggi né De Cesare né Mauriello hanno parlato. Non dobbiamo aspettare il cadavere. Non aspettiamo il 12, ma tutto con la scritta a buon fine”

“La nostra manifestazione ha un costo di 2.500 euro, ma la società deve darci il vero prezzo. I tempi stringono”. “Sabato ci sono state riferite le volontà ben note – continua – Noi abbiamo fatto il primo passo. La società deve uscire allo scoperto. Noi possiamo fare da tramite, ma non siamo in condizioni di portare una squadra”.

“Io non ho intenzione di fare il presidente o altro – continua Dell’Anno – Sono abituato a contestare”. “Io non sono convinto che De Cesare voglia vendere – continua – Ad oggi l’Avellino ha un costo dai 500mila euro o 2 milioni”. “L’azionariato popolare sarebbe una soluzione possibile per la città”.

“La Curva Sud sono i miei idoli – continua – Noi associazione abbiamo un ruolo ben differente. Ad oggi di concreto non c’è nulla, ma ora deve formulare una richiesta prima del 12. Ripeto con la clausola salvo buon fine”. “L’interesse dimostrato riguarda solo persone fuori provincia. Forse gli irpini sono stati trattati lo scorso anno”. “Vogliamo chiarezza ora – ammette – E non il giorno del funerale. I presidenti, i calciatori vanno e vengono. Non ci dobbiamo innamorare delle società”.

“De Cesare se ha intenzione di utilizzare il calcio o basket per altri scopi ha sbagliato piazza”. “La mia proposta è per smuovere gli animi. Non per pubblicità non è abbiamo bisogno”.