Il Coordinatore regionale Orlando Scocca della FP CGIL Polizia Penitenziaria denuncia i gravi fatti verificatesi nel pomeriggio di sabato nel carcere di Avellino dove un detenuto, durante l’apertura dello sbarramento dell’isolamento, ha trattenuto un Poliziotto penitenziario mentre altri due sono riusciti ad entrare nel reparto armati di mazze di legno, un stampella e una lancia antincendio, con l’intento di aggredire un detenuto tunisino per un regolamento di conti. Non riuscendo ad avere un contatto diretto con il detenuto tunisino, i tre hanno danneggiato altre celle e minacciato di morte altri detenuti. L’Agente penitenziario, dopo essere riuscito a chiudere lo sbarramento, ha riportato alla calma i detenuti e li ha fatti uscire dal reparto. Si precisa che il collega in questione era addetto vigilanza e osservazioni di due reparti detentivi contemporaneamente.
Mirko Manna, FP CGIL nazionale: “La cosiddetta vigilanza dinamica, che altro non è che il tentativo del DAP di nascondere le gravi carenze d’organico della Polizia Penitenziaria, va discussa al più presto. Non è possibile che ogni giorno, migliaia di donne e uomini del Corpo, si rechino in servizio con la certezza, non il rischio, ma ormai la certezza, di essere il prossimo Poliziotto aggredito in servizio. Il Guardasigilli pubblichi subito i dati sulle aggressioni alla Polizia Penitenziaria come abbiamo già chiesto al DAP di fornirci e poi convochi i Sindacati per discutere del futuro del Corpo di Polizia Penitenziaria”.