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Avellino – Da tutta la provincia di Avellino e anche dalla vicina provincia di Benevento per accaparrarsi un titolo che gli avrebbe consentito di scavalcare gli altri candidati ad un posto utile nella graduatoria per il personale Ata, pagando o promettendo somme tra i 500 e gli 800 euro all’intermediario che avrebbe procacciato le certificazioni, l’ex collaboratore della Cisl A.P, attualmente agli arresti domiciliari proprio per una condanna nata dal primo caso scoperto e denunciato dal sindacato dopo un servizio di Striscia la Notizia.

Il Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo e il sostituto procuratore Antonella Salvatore hanno infatti firmato gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari e si preparano a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti di 31 indagati a vario titolo per reati che vanno dalla corruzione al falso in atto pubblico. Tra le contestazioni c’è anche un’accusa di usura ai danni dello stesso ex collaboratore della Cisl e di una sua conoscente, che avrebbero promesso somme di denaro in cambio di interessi. Cinquantasei capi di imputazione, quelli contestati ai titolari degli Istituti che avrebbero rilasciato tra settembre e ottobre 2017 gli attestati.