- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Avellino –  Si è tenuto questa sera, presso l’edicola “ L’Angolo delle Storie “ sita in via Fossi Santa Lucia, un incontro tra il comitato Salviamo la Dogana, il sindaco Paolo Foti e l’assessore all’Urbanistica Ugo Tomasone.

Alla luce dell’atto firmato ieri mattina, il quale sancisce definitivamente il possesso della Dogana al comune di Avellino, il presidente del comitato Franco Festa, entusiasta di questo traguardo raggiunto esprime tutta la sua felicità. “E’ finalmente un momento di gioia per la nostra città, raggiunta, attraverso un lungo e difficile cammino conclusosi con una determina. Ho l’obbligo di ringraziare le tantissime persone che hanno partecipato a questa battaglia, ma in primo luogo ci tengo a sottolineare l’importanza del sovrintendente Miccio, un uomo eccezionale che dagli antipodi di questa storia ci ha indicato che percorso seguire. Il successo è arrivato perché abbiamo espresso al meglio il migliore dei metodi: quello di procedere un passo alla volta “.

Festa spende delle parole anche sulla questione restauro. “ Oggi la Dogana è degli avellinesi, ed essendo divenuta un bene pubblico, deve essere tutelata. Le statue, ad esempio, vivono una condizione di abbandono e rimetterle al loro posto, ossia sulla facciata della Dogana, dovrà essere il primo passo per poter donare alla struttura l’antico decoro “.

Successivamente prende parola l’assessore ai Lavori Pubblici Ugo Tomasone, che chiarisce alcuni punti sulla vicenda. “ Il progetto preliminare verterà inizialmente su delle indagini di muratura da fare nella struttura, le quali inizieranno la settimana prossima. Dopo di che, andremo avanti con la fase definitiva che consentirà di avere i finanziamenti e di procedere con il restauro. Il comune ha già individuato una strada per recuperare i fondi, ossia tramite l’asse 10 della programmazione europea, mentre quel che diventerà la Dogana è descritto in un progetto del 2012, grazie a quel prospetto abbiamo avuto il riconoscimento di Bene di Pubblica Utilità’. Avellino avrà intorno ai 15 milioni di euro per determinati tipi d’interventi e rientra in questi anche la Dogana, siccome nelle linee programmate europee ci sono anche i ripristini delle opere “.

Tomasone chiarisce anche la situazione gestione. “ Vorremmo evitare di realizzare un edificio senza sapere come gestirlo – spiega – poi il Comune ha poche finanze perciò, attraverso la valorizzazione, cercherà di coinvolgere altri enti istituzionali. Presumo, realisticamente parlando, che entro i primi mesi del 2018 dovremmo avere già uno scenario definito “.

Sulla linea di Tomasone, il sindaco Paolo Foti ribadisce il concetto di gestione e spiega ai presenti all’incontro che ha già contattato la Camera del Commercio per avere una parternship a riguardo della Dogana.

“Se la Dogana diventerà un luogo di agglomerazione – conclude Franco Festa che riprende la parola – ottenere finanza sarà più semplice, e non avremo più problemi di questa entità “.

Michael Mambri