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Avellino – Muhammad Waqas nei giorni scorsi aveva denunciato i suoi aguzzini (leggi qui). Il cittadino pakistano era vittima di estorsione e minacce da parte dei sette arrestati.

Nella mattinata di oggi, Waqas, ha convocato una conferenza stampa per esporre la sua verità. Al contempo ieri, i sette, hanno respinto veemente le accuse. “Ho denunciato tutto soprattutto grazie alla vicinanza delle persone a me care – ha spiegato – E soprattutto ci tengo a ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro svolto. Ho denunciato in prima persona, senza l’aiuto di nessun avvocato, soprattutto per dimostrare ai miei fratelli pakistani che possono sentirsi tranquilli in questo Paese e che anche le loro attività sono al sicuro dai soprusi. Nessun dovrebbe mai trovarsi in questa situazione – continua il commerciante – Paghiamo le tasse e, soprattutto viviamo in maniera tranquilla da anni qui. Ho grande rispetto per le leggi italiane e credo fortemente nella giustizia”. “Nella giornata di sabato – racconta – Ho trovato sulla mia macchina i crisantemi“.

“Mi aspetto qualunque cosa come ritorsione, sono una persona che non teme nulla perché sono onesto. Terrorismo è una mentalità, non una religione o una nazionalità e questa per me è una forma di terrorismo che non rispetta gli altri e li mette in pericolo di vita – continua Waqas – I Carabinieri stanno lavorando e, ripeto non temo nulla. Mio padre diceva – svela – Che per conoscere una persona  basta conoscere il suo passato. Il mio è limpido e, probabilmente quello di queste persone forse no”.