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«La manifestazione indetta dalla Cgil ha avuto un grande riscontro nella partecipazione oltre 150.000, da Avellino circa 200, nonostante il caldo eccessivo, tanti uomini, donne, pensionati, giovani precari , studenti, hanno sentito fortemente di esserci. Hanno scelto». Così il segretario della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi dopo la manifestazione di ieri a Roma organizzata dal sindacato per dire no ai voucher. «Una partecipazione – continua – che ha trovato forte riscontro, anche da tutto il Mezzogiorno,ormai scomparso dalla azione governativa, prescindendo dalla narrazione governativa, nei fatti l’ agenda politica del governo ha cancellato il Mezzogiorno e il suo sviluppo.
Una mobilitazione organizzata in poco tempo, per bloccare l’iniziativa anti democratica intrapresa dal governo, appunto uno schiaffo alla democrazia, alla Costituzione e a oltre un milione e mezzo di sottoscrittori del referendum. L’ obiettivo del governo Gentiloni Renzi – ricorda Fiordellisi – era scongiurare solo il referendum, per evitare una ulteriore verifica democratica e disfatta, dopo il risultato di quello costituzionale, ed anche evitare di porre un freno alla schiavitù della precarietà.
Le lavoratrici e lavoratori sono ben consapevoli del danno e poi della beffa, di una volontà politica ben organizzata non solo per colpire una delle più grandi organizzazioni sindacali, la Cgil, ma soprattutto il mondo delle lavoratrici e dei lavoratori, aggrediti sempre di più nelle loro vite, nella socialità, dalla mannaia del precariato e della disoccupazione.
Il nostro impegno come Cgil non si esaurisce qui, continueremo a raccogliere firme per l’appello al presidente della repubblica, ad Avellino siamo a 2000, e ad organizzare qualsiasi mobilitazione.
Siamo consapevoli che solo il fronte sindacale non può bastare per mettere fine alle diseguaglianze, per questo seppure con autonomia e indipendenza dai partiti non siamo insensibili a qualsiasi aggregazione, partito, movimento, che faranno proprio l’appello di opposizione alla reintroduzione dei voucher, di porre argine alle disuguaglianze, con l’esercizio quotidiano e amministrativo di politiche sociali e di svolta nel rapporto con la finanza e nella pratica etica e morale dell’agire politico contro la corruzione è l’illegalità. Nessuno si salva da solo, ma solo se si agisce insieme, per i beni comuni ed essenziali».