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Avellino – Il gruppo “Si può” tiene fede a quanto detto nei giorni scorsi e abbandona le commissioni consiliari. Questa mattina i consiglieri Giancarlo Giordano, Nadia Arace e Francesca Di Iorio hanno sottoscritto protocollato le loro dimissioni. Un atto di protesta verso l’operato dell’amministrazione e l’atteggiamento nei confronti della minoranza. «Non possiamo più accettare che vengano calpestate le regole del gioco in questo modo balordo e infantile – denuncia Giordano. Non hanno chiesto nemmeno scusa per aver ritirato il Rendiconto 2016 che doveva essere quello politico, secondo loro il miglior rendiconto del mondo. Invece non sono nemmeno arrivati preparati in Aula. Non hanno nemmeno spiegato il perché non si potesse approvare questa settimana o la prossima, ma bisogna addirittura arrivare a cavallo di Ferragosto. Forse puntano sulla distrazione delle persone, comprensibile, ma inaccettabile».

Secondo l’amministrazione, sarebbero state le ferie di alcuni esponenti della maggioranza a far slittare il Consiglio comunale sarebbe slittato a prima di Ferragosto, nonostante in quel periodo anche alcuni esponenti dell’opposizione avranno lo stesso problema. «Non c’è stato alcun rispetto per la vita delle persone, dopodichè se uno si candida ad amministrare la cosa pubblica deve mettere in conto che le ferie le fa un po’ più in là o non le fa proprio – sottolinea Giordano. Invece per le vacanze di qualche consigliere siamo dovuti arrivare in questa maniera incivile a votare il rendiconto del Comune. La verità è che nascondono qualcosa, lo vedremo in Aula».

Assenze a parte, l’opposizione si prepara a dare battaglia in Aula, almeno quei pezzi che saranno presenti. «Noi come gruppo “Si può” ci saremo, gli altri faranno come vogliono anche perché l’opposizione è formata da più gruppi e non uno solo. Andremo in Aula a battagliare anche perchè c’è questa porcheria del Piano di Zona he va pesantemente contro gli interessi degli avellinesi e non gliela lasceremo passare serenamente – annuncia Giordano. Vista anche la capacità dialettica della maggioranza, se non andassimo in Aula, farebbero subito e potrebbero tornare in vacanza. Invece dovranno resistere un po’ di tempo, altri due o tre giorni. Si dovranno fare il Consiglio per intero. Il consiglio comunale non è un votificio al servizio del Pd».

L’esponente d’opposizione e deputato di Sinistra Italiana traccia un profilo di quello che sarà l’ultimo anno di consiliatura: «Di fatto è già finita, da adesso in poi vedremo qualche intervistuccia sui grandi problemi della città e sulla volontà di risolverli. E poi ci sarà qualche clientela da fare perché dovranno assumere per forza entro fine anno, visto che hanno ridotto di nuovo il ad ente strutturalmente deficitario e che bloccherà le assunzioni il prossimo anno».

Marco Imbimbo