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Il 20 Aprile si festeggia la giornata mondiale della cannabis. Tale usanza nasce negli anni 70 in America dove sono tantissimi i consumatori della pianta, la quale è ricca di risorse e su cui, ancora oggi, si stanno svolgendo diversi studi. La marijuana può essere utilizzata a fini terapeutici come il benessere del corpo ma soprattutto quello mentale, come ad esempio il contrasto all’ansia.

I prodotti a base della pianta sono utilizzati per contrastare il dolore cronico, dalle problematiche oncologiche a quelle legate all’anoressia e, ogni anno, si tengono centinaia di manifestazioni affinchè si possa giungere alla sua legalizzazione completa in ogni angolo del mondo.

In Italia la legge vieta il consumo di cannabis a scopo ricreativo ma permette la prescrizione, in alcuni casi, solo ad uso terapeutico e sotto ricetta medica. Stiamo parlando della legge 246/16 nella quale è disciplinato il commercio di cannabis purchè le infiorescenze contengano un livello di THC compreso tra lo 0,2 e lo 0,6. Tale range di tollerabilità rende la sostanza light e utilizzabile per uso curativo.

Per fare ordine, bisogna chiarire cos’è il TCH. Parliamo del tetraidrocannabinolo, ossia il responsabile degli effetti psicoattivi della Cannabis grazie alla sua azione sul recettore cannabinoide CB1. Assumere quantità oltre la soglia di tolleranza può portare alla distorsione della percezione, tachicardia, ipertensione arteriosa e aritmie, vertigini, alterazione della coordinazione motoria, irritabilità, attacchi d’ansia e di panico ed episodi psicotici.

Storicamente l’utilizzo della cannabis ha radici antichissime, si parla addirittura di 10 mila anni fa, come dimostrato da alcuni semi fossilizzati scoperti in una grotta in Romania. Il primo uso però risale all’imperatore cinese Shen Nung che, nel 2337 a.C., consigliò l’uso di cannabis per trattare casi di malaria, stipsi, debolezza mentale e disordini femminili.

Col passare dei secoli, si nota l’utilizzo della pianta anche in epoca medievale e nell’era napoleonica, ma fu grazie a William Brooke O’Shaughnessy, medico irlandese, che fu diffuso l’uso terapeutico in Occidente nel 1839.

Da allora, la diffusione della cannabis raggiunse tutto il mondo e, attualmente, il suo utilizzo è più attivo che mai. Ad oggi i paesi in cui la pianta è legale sono Australia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Svizzera e Regno Unito. Illegale invece ad Haiti, Honduras e Hong Kong.