Oggi 7 Aprile giornata mondiale della salute, per la quale quest’anno l’OMS ha scelto come slogan “My healt, my right” “La mia Salute, Il mio Diritto”*
La Salute un diritto sempre più a rischio in Italia e in Irpinia, area interna del Sud di più. I processi di desertificazione, denatalità, lavoro povero, tanta disoccupazione femminile e giovanile, redditi annui tra 10e 17mila euro, la media pensioni da 10-12 mila euro, ci pongono drammatici interrogativi a cui provare a dare risposte e già il 18 Aprile nelle Assemblee Generali di Categorie e Cgil Avellino a Solofra e la sera alle 19:00 con il giornalista Marco Esposito presentando il suo nuovo libro “Vuoto a perdere” ci proveremo.”
Così Interviene – Franco Fiordellisi Segretario Generale Cgil Provinciale Avellino: “La salute in Irpinia avendo una fascia alta di persone ultra sessantacinquenni, pensionati con basse pensioni, lavoratrici e lavoratori precari a basso reddito, con un’alta incidenza di inoccupati e disoccupate donne e giovani, le fasce di soggetti deboli nel nostro contesto sociale la tutela della salute è a rischio.
Le disuguaglianze, nell’accesso alle cure non sono un problema che riguarda “solo” la salute delle persone, ma di benessere sociale generale, in Italia, nel 2023, il 42% dei pazienti con redditi più bassi ha procrastinato o rinunciato alle cure per problemi economici, mentre il 37% degli italiani non ha affrontato altre spese per doversi curare. La salute, la cura, la prevenzione sono connesse alla situazione economica delle famiglie, la povertà economica, il disagio sociale, si uniscono alle criticità ambientali. Da sempre abbiamo portato avanti rivendicazioni, prima, durante e dopo la pandemia, per la salute e il benessere delle persone con azioni sociali, ambientali, economiche e nel LAVORO perché, o si ha un’ottica di sviluppo armonico e rispettoso degli equilibri tra ambiente naturale, sociale, urbano, produttivo e decisori politici, oppure continuiamo a peggiorare, e in questi dobbiamo mettere le liste d’attesa e le difficoltà per l’itramoenia.”
La CGIL Nazionale ricorda che, nel 2023, l’Italia arriva alla Giornata mondiale della salute con quattro bocciature al Governo italiano, quelle di Corte dei conti, scienziati, Conferenza delle Regioni e Ragioneria dello Stato.
Le parole del ministro Schillaci e della premier Meloni, appaiono ancor più inappropriate, non vere, occorre cambiare direzione per difendere la sanità pubblica. La Corte dei conti descrive una sanità a pezzi, in raffronto ad altri Paesi europei: la spesa per la sanità pubblica nel 2022 in Italia è stata di 131 miliardi, mentre la Germania nello stesso anno ne ha spesi 423, la Francia 271. Quattordici scienziati italiani hanno lanciato l’allarme sullo stato di salute del Ssn e sulla necessità di adeguare il finanziamento agli standard europei (8% del Pil), finanziamento necessario e urgente a garantire la salute dei cittadini oltre alla coesione sociale. La Ragioneria dello Stato intima al Ministro di rendere indisponibili le risorse destinate all’aggiornamento dei Lea, spostato al 2025, da usare esclusivamente per ciò a cui sono destinate. Infine la quarta bocciatura è la più sonora, e arriva dalle Regioni, che minacciano il ricorso alla Consulta se non verranno ripristinate le risorse tagliate con l’ultimo Decreto Pnrr. In questo quadro, la Presidente del Consiglio Meloni continua a mistificare la realtà finge di non vedere.
Conclude il dirigente sindacale della Cgil Avellino Fiordellisi “Come Cgil, affermiamo che l’attuale governo, ancor più di altri governi sta guidando il nostro Paese a forte velocità contro la sanità pubblica, contro l’uguaglianza tra le persone e tra regioni, contro la Costituzione. Il viaggio è molto più pericoloso di quel che appare, occorre far cambiare strada al Governo, non è sufficiente correggere la direzione. La mobilitazione per la sanità pubblica è ancora più necessaria e urgente, per questo saremo in piazza a manifestare CGIL e UIL il prossimo 20 aprile a Roma, dopo gli Scioperi territoriali di Giovedì 11Aprile di CGIL e UIL che ad Avellino vedrà anche un corteo da Piazza Castello a Corso Vittorio Emanuele II.”