Solo il rifugio nella fede, in Dio, come dice Don Paolo, potrà dare confronto a due genitori che hanno perso la loro unica figlia.
L’ultimo viaggio di Maria Antonietta Cutillo, la 15enne morta fulminata con il cellulare mentre faceva il bagno, è accompagnata da una folla immensa dentro e fuori la Parrocchia Santa Maria Assunta di Montefalcione. E diversamente non poteva essere.
Un dolore straziante, lacerante, che non trova pace, quello di papà Giuseppee mamma Rosa: “Ci lascia malinconica, la melodia della tua risata e la bellezza dei tuoi profondi occhi azzurri”, hanno voluto far scrivere sul manifesto funebre della loro piccola.
E poi i nonni Gerardo, Maria Filomena, Giovanni e Antonietta che perdono così tragicamente e cosi imporvvisamente la loro amata nipote, tra l’altro dal nome che unisce quello della nonna paterna e di quella materna.
“Sono state tante le domande che ci siamo posti- dice ancora il Parroco- su una morte così drammatica. Domande a cui non riusciamo a dare risposta. Stiamo tutti riflettendo su quanto sia precaria la vita”.
In Chiesa c’è anche il sindaco di Montefalcione, Angelo Antonio D’Agostino e i membri della sua amministrazione, ma soprattutto c’è una folla di giovani, di amici stretti e non di Mary, i docenti e gli studenti della scuola della ragazza, l’istituto Manlio Rossi Doria, che tra le lacrime ammettono come poteva capitare a chiunque di loro una tragedia simile.
Tutti loro, tutti noi, viviamo con il cellulare tra le mani e quante volte lo maneggiamo incautamente senza mai poter minimamente immaginare che quello che è diventato “l’amico inseparabile” di ogni generazione possa diventare il nemico mortale.
Lo ricorderà per sempre più di tutti Faby, l’amica del cuore di Mary, dall’altra parte della “cornetta”, o meglio dello schermo in videochiamata, al momento della tragedia, chiaramente oggi la più inconsolabile di tutti. “Dacci la forza di essere forti. Ogni volta che squilla il telefono penso che è un sogno e che tu mi sveglierai e mi dirai che è stato un incubo, ma invece è realtà”, dice tra le lacrime.
Anche l’autopsia eseguita dai medici legali Carmen Sementa e Alessandro Santurro, ha confemato che i segni di ustione alla mano di Antonietta indicano con certezza che il telefono con il caricabatterie collegato alla presa di corrente, abbia causato la tragedia.
L’apparecchio, cadendo nella vasca piena d’acqua, ha innescato la scossa mortale. Non ci sarebbe, dunque, nessun riscontro di malore.
Esami tecnici da parte dei Carabinieri sono stati effettuati sia sul telefono che sul caricabatteria, entrambi posti sotto sequestro e su tutto l’impianto elettrico dell’abitazione della famiglia Cutillo.
Per tutta la durata della cerimonia funebre a Montefalcione sono state esposte a mezz’asta le bandiere presso il Palazzo del Comune, in segno di lutto, le saracinesce dei negozi abbassate e il divieto di attività ludiche e ricreative e tutti i comportamenti e le iniziative che potessero contrastare con il carattere luttuoso della cerimonia.
Ma il dolore e la rassegnazione restano anche quando la bara bianca di Mary lascia la Chiesa tra la silenziosa commozione. Palloncini bianchi volano in cielo.
Ci si domanda come due genitori possano vedere andare via per sempre la propria figlia e convivere con un dolore simile. E forse una risposta non c’è.
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