- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Un pubblico delle grandi occasioni, quello che sabato sera non ha voluto mancare al Teatro “Carlo Gesualdo” per assistere allo spettacolo di Claudio Bisio “La mia vita raccontata male”.

Quasi 900 spettatori tra galleria e platea per uno spettacolo che tornerà in scena anche questa sera, unico “bis” del cartellone della stagione teatrale del Massimo cittadino.

Eppure questo non deve essere bastato al noto attore e comico che- almeno stando a quanto denunciano numerosi spettatori presenti alla prima di sabato- sul finire dello spettacolo ha mostrato fastidio per i flash delle foto in sala e, in generale, per l’atteggiamento del pubblico.

“In maniera poco elegante, ad essere buoni”, scrive un utente presente in sala, raccontando di una sorta di monologo di Bisio per bacchettare il pubblico avellinese.

Vi è piaciuto lo spettacolo o aspettavate Brignano?” un’altra provocazione lanciata agli spettatori.

Un altro spettatore racconta di essersi sentito etichettato come “un ignorante”.  “Andare a teatro, seguire uno spettacolo gradevole, ma sentirsi dare dell'”ignorante“, o ricevere offese a fine spettacolo, dopo gli applausi ricevuti, solo per qualche foto scattata dagli spettatori, sinceramente mi fa pentire di aver contribuito con miei soldi al benessere economico di quell’artista. E stasera si replica”.

“Ignorante è stato detto rivolgendosi all’intera popolazione avellinese e non per gli scatti”, fa eco un altro presente.

Va detto che esiste un regolamento dei teatri secondo cui è vietato scattare fotografie e produrre video durante gli spettacoli e molti artisti, come il caso di Bisio, continuano a chiedere il rispetto assoluto di questa norma, nonostante dall’era 2.0 siamo già arrivati in quella 4.0, con la trasformazione tecnologica che ha investito tutti i domini dell’economia.

Il flash in teatro è assolutamente bandito per varie ragioni. In primis può infastidire gli attori e far perdere loro la concentrazione. Un ulteriore motivo è che il flash sfalsa completamente le luci naturali, rendendo il tutto piatto e privo di quella energia tipica del teatro. E poi solitamente nelle rappresentazioni teatrali vi è un ambiente buio, con poche luci di scena, che permettono agli attori di immedesimarsi pienamente nei loro personaggi.

Di qui l’intervento finale di Bisio, quasi una sorta di manuale dell’educazione a teatro che ha finito per far indispettire un pubblico fino a quel momento caloroso ed entusiasta.

E’ stato poco rispettoso del pubblico”, un altro tra la miriade di commenti diffusi dagli utenti a conclusione dello spettacolo. “Si è rivolto in modo sgarbato a fine spettacolo ad un pubblico che lo ha anche immeritatamente ma educatamente applaudito”.“Solitamente a fine spettacolo gli artisti ringraziano il pubblico, lui ci ha offesi”.

Il caso fa balzare alla mente un’altra circostanza in cui Bisio ha attratto le critiche e l’indignazione degli avellinesi. Nel 2016 l’attore era già stato ad Avellino per le audizioni di Italia’s got Talent.

L’attore piemontese postò sui suoi canali social una foto di un gregge di pecore che imperversava in centro città tra le automobili accompagnata dalla frase: “”Avellino. Ore 12.40. Dalla finestra del mio hotel.

Qualche giorno dopo l’attore postò una nuova foto per mettere a tacere le polemiche con ironia: al suo fianco di due Vigilesse avellinesi che fingono di arrestarlo accompagnato dalla frase: “Avellino. The final act”.

Chissà se anche in questa occasione chiarirà il “malinteso” con il pubblico avellinese. Resta l’attesa per quel che dirà durante lo spettacolo di questa sera, inizio ore 21:00.