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Sono trascorse due settimane esatte da quando Raffaele Baldares e sua moglie Daniela Maesi hanno sorvolato il continente per raggiungere la clinica Bodyscience di Miami, struttura altamente specializzata nell’assistenza sanitaria ai pazienti affetti da malattie neurodegenerative e al ruolo del sistema immunitario in tali malattie, con un approccio unico e completo per il trattamento di queste condizioni complesse.

Ed i primi, seppur minimali, effetti di lieve miglioramente delle condizioni di Raffaele, affetto dalla Sclerosi laterale amiotrofica.

Lo racconta Daniela: “E’ pur vero che siamo dovuti andare dall’altra parte del mondo per farci aiutare e questo fa tanta rabbia perché in Italia dovrebbero esistere queste strutture, essere all’avanguardia e soprattutto essere gratuite queste terapie.

Tuttavia siamo estremamente emozionati: Raffaele aveva la gamba sinistra che non riusciva ad alzare se non trascinandola, la sua mano era completamente chiusa !!! Grazie a voi tutti per aver dato una speranza a Raffaele”, dice Daniela condividendo un video di Raffaele mentre è sottoposto alle cure e con un sorriso determinato muove le gambe.

“A Sky Full Of Stars”, un Cielo pieno di stelle, le note in sottofondo dei Coldplay, canzone scelta da Daniela per accompagnare il video e condividere l’emozione “Perchè tu sei un cielo, perchè tu sei un cielo pieno di stelle.
Ti darò il mio cuore. Perchè tu sei un cielo, perchè tu sei un cielo pieno di stelle, perchè illumini il sentiero….
Voglio morire tra le tue braccia… Perchè tu sei un cielo, perchè tu sei un cielo pieno di stelle. Ti darò il mio cuore”.

Ed ancora Daniela racconta: “Raffaele è felice e si respira aria di speranza. I nostri occhi vedono tante situazione come la nostra, alcune anche peggio. Ma proprio questo ci ha lasciato una speranza: vedere tutte queste persone malate con un sorriso sempre fisso sulle labbra, come quello che ha riacquisto Raffaele. Mio marito sorride molto di più da quando siamo alla Body Scienze

E poi di nuovo il ringraziamento all’Irpinia solidale: “grazie a tutti per avere reso possibile tutto questo”.

Il primo ciclo di cure a cui i specialisti stanno sottoponendo Raffaele durerà un’altra settimana, poi il ritorno in Italia il 19 giugno per abbracciare i due piccoli di casa, Carlotta e Antonio, che aspettanoi mamma e papà con i familiari.

Ma la battaglia è solo all’inizio e certamente Raffaele dovrà tornare in America. A piccoli passi, come dice l’amico Marco: “Grazie all’impegno di tantissime persone il nostro Raffaele sta facendo “piccoli passi” in avanti….. infinitamente grazie a che ci ha sostenuto e ci sosterrà per il futuro”.

“Ora vai e combatti leone, siamo tutti con te”: Raffaele vola in America per combattere la Sla